“Un successo inaspettato ma sperato”
PIEVE DI CADORE -
Per tre giorni, grazie al ritorno del Sani Folk Festival, Pieve di Cadore è tornato ad occupare lo spazio che gli compete nell'ambito degli spettacoli e del folclore. E subito cadorini e turisti si sono riversati nelle piazze e nei luoghi di concerto, come facevano anni fa, quando il Gran Caffè Tiziano era aperto e funzionava da catalizzatore delle molte attività turistiche e culturali organizzate in continuazione. E' stato ideato e organizzato per la quarta volta dal musicista Andrea Da Cortà che si è assunto anche la responsabilità di organizzarlo e dirigerlo, contando sull'apporto delle sorelle Manuela e Susanna di un ristretto gruppo di amici. Il Festival è stato ideato come rassegna di musica tradizionale delle genti di montagna e anche quest'anno ha rispettato l'idea originale e ha ospitato complessi e gruppi nazionali e internazionali provenienti dalla Francia (Corsica), Svizzera e da molte regioni italiane.
Sono stati 3 giorni intensi di concerti e animazione nel centro storico di Pieve, a Pozzale e al forte di Monte Ricco. Questa edizione non si è tenuta solo al Forte di Monte Ricco, come le precedenti, ma ha avuto più sedi: dalla chiesa arcidiaconale di Santa Maria Nascente, dove alle ore 21 di venerdì 17 tutto è iniziato con l'esibizione dell'Arpista Alessia Bianchi, che ha tenuto il suo concerto destreggiandosi su due strumenti: l'Arpa Gaelica e l'Arpa Celitica. Già da quella esibizione che ha visto la presenza di un centinaio di ascoltatori, si è capito che questa edizione sarebbe stata fortunata. Una sensazione riconosciuto anche dal direttore artistico. Il successo della prima serata è stato confermato dalle esibizioni degli artisti dell'Arco Orobico, ovvero i suonatori e ballerino che si sono esibiti in Piazza Tiziano al mattino del sabato. Una esibizione che già dalle prime note ha portato a formarsi un pubblico catturato dalla novità.
La grande attesa per l'esibizione dei Corni delle Alpi provenienti dalla Svizzera ha fatto sì che la passeggiata con concerto dei grandi cori nella frazione di Pozzale avesse un seguito inaspettato, seguito dal successo di pubblico proveniente da tutto il Cadore e da Belluno per ascoltare le musiche e i balli proposti dal gruppo dei Bandabrian, esibitisi nel dopo cena nella sala del Caffè Tiziano. Un successo che è stato misurato dal numero di bis: ben 5. Cosa dire della sveglia che i Corni delle Alpi hanno dato all'intero Cadore Centrale esibendosi alle 7 del mattino sul piazzale del Forte di Montericco? Solo che è stata molto gradita e commentata positivamente.
Grande interesse per il convegno proposto dai corsi
e del quartetto corso Caramusa che hanno entusiasmato il pubblico presente, oltre che con i canti anche con la loro espressività. “Un successo inaspettato ma sperato”, ha affermato Andrea Da Cortà, chiudendo la rassegna.” Penso semplicemente che con un pò di buona volontà e collaborando si possono ottenere grandi risultati e SANI ne è la riprova.
Se vogliamo uscire dal torpore in cui ormai da tempo siamo immersi, si deve trovare il coraggio di tirarsi su le maniche e sporcarsi le mani.
Viviamo in un epoca in cui è molto più facile lamentarsi e criticare piuttosto che agire e fare qualcosa di concreto e ciascuno di noi deve farsi carico della propria parte. La modernità ha fatto perdere la cosa più importante di cui abbiamo estremamente bisogno: la cultura, lo stare assieme, la condivisione, sorridere e piangere assieme”. Vittore Doro












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