mercoledì 28 settembre 2022



PIEVE DI CADORE
Sabato 1 ottobre il Cadore, con una giornata di studio, nella sala della Magnifica Comunità a Pieve di Cadore, ricorderà a cent'anni dalla morte don Carlo De Luca, sacerdote e fervente patriota nato a Borca di Cadore nel 1830 e morto nel 1922.
Per ricordarlo la Magnifica Comunità di Cadore ha organizzata una giornata di studio che si terrà sabato 1 ottobre nella sala della Magnifica Comunità a Pieve dalle ore 14.30 alle 18.30. Sacerdote, patriota, rimboschitore, in corrispondenza con figure della cultura italiana del suo tempo, la personalità di don De Luca è assai complessa e ricca. Il convegno vuole renderla nuovamente visibile restituendolo alla nostra conoscenza. Il convegno fa parte di un progetto più articolato che ha previsto il censimento, ancora parziale, del suo archivio conservato presso l’Isbrec e uno studio sulle diverse sfaccettature della sua vita. L’obiettivo è di valorizzare il fondo donato dagli eredi di don De Luca e custodito all’Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Belluno composto da una gran mole di documenti, materiale fotografico, diplomi e lettere. Attraverso questi materiali è possibile comprendere i principali aspetti della vita sociale e culturale del sacerdote di Borca. Al convegno che sarà moderato dalla dottoressa Letizia Lonzi, parteciperanno Francesco Piero Franchi dell’Isbrec di Belluno, il giornalista e storico Bruno De Donà che parlerà della figura del sacerdote come animatore della resistenza contro gli austriaci e seguace di Pietro Fortunato Calvi nelle vicende risorgimentali; lo storico goriziano Walter Musizza che parlerà don De Luca come combattente nella battaglia a Tre Ponti nel comune di Vigo del 1866. “È anche con un pizzico di orgoglio – sottolinea Renzo Bortolot, presidente della Magnifica Comunità di Cadore – che, ancora una volta, la Magnifica si è impegnata per riscoprire e far conoscere un personaggio cadorino che ha lasciato un segno importante nella storia contribuendo ad alimentare, in senso positivo, l’identità e l’unità del Cadore. VITTORE

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