venerdì 18 novembre 2022

 


12 novembre Vico Calabrò a  Valle di Cadore

VALLE DI CADORE

Perché la mostra di San Martino a Valle? “ Mi hanno chiesto di fare qualcosa a Valle per San Martino. Tempo fa avevo promesso una mostra per San Martino. Così l'ho portata. Considerato che l'avevo già pronta, ho portato a Valle i cartoni e i progetti delle vetrate che ho realizzaate su commissione delll'allora direttore generale dell'ospedale di San Martino di Belluno, Lino del Favero, che è di Valle. Le 8 formelle esposte sono state realizzate in vetrofusione e grisaglia dal laboratorio delle Fusine di Malo. Sono state inaugurate il 10 novembre 2001 con la presentazione di Gabriele Carniel. La vetrata è composta da 16 episodi della vita di San Martino. A Valle sono state esposte: 1la nascita di San Martino a Sabaria, in Pannonia. 2 La conversione della madre l'ostinato padre che rimane pagano. 3 Nel 360 Viene ordinato sacerdote ad Amiens. 4 Poiché i cristiani di Tours lo cercano per nominarlo vescovo, si rifugia nel bosco ma le oche guidano i fedeli al nascondiglio.5 Il vescovo Martino fonda a Marmoutier un centro di formazione clericale. 6 Alcuni suoi miracoli come la resurrezione di un bambino, calma le acque del mare e atri. 7 Muore l8 novembre 397 a Candes su un letto di cenere mentre cantano gli uccelli. 8 Tra le città di Candes e Tour scoppia un diverbio per avere la sepoltura del vescovo. Gli abitanti di Tour rubano la sua salma e lo gettano nella Loira da una finestra perché il fiume la trasporti. Le esequie si ebbero l' 11 novembre. Alla mostra di Valle oltre alle opere di Vico sono esposti anche i lavori dei ragazzi, come descritto nel pezzo che ti ho mandato ieri. VITTORE


12 NOVEMBRE SAN MARTINO


Inaugurata da Vico Calabrò, ieri a Valle di Cadore, la mostra che racconta la storia di San Martino attraverso i bozzetti dei vetri che sono stati realizzati per la vetrata dell'ospedale San Martino di Belluno . Valle e Vigo di Cadore, come Belluno, venerdì 11 ha festeggiato la figura di San Martino. Oltre alla celebrazione religiosa, la Pro Loco di Valle con la collaborazione dell'amministrazione comunale, ha organizzato dello spazio del polifunzionale un mercatino di prodotti locali e grazie alla presenza del pittore Vico Calabrò, un laboratorio al quale hanno partecipato un gruppo di bambini del paese. “E' stata una esperienza straordinaria, ha affermato l'artista,”perché un'esperienza di questo tipo di solito si esaurisce in una quarantina di minuti, dopo di che l'attenzione cala e bisogna smettere. Invece, con questi bambini il laboratorio è durato oltre 3 ore, perché abbiamo lavorato con una tecnica pittorica nuova, utilizzando <tempera al latte> una tecnica innovativa che ci ha consentito di realizzare le opere esposte alla Pro Loco a completamente di quelle che ho portato da Belluno e che sono i cartoni e i progetti delle vetrate realizzate all'Ospedale San Martino di Belluno, volute da Angelo Lino Del Favero quand'era direttore della Ulss. Considerato che lui è originario di Valle, ho pensato di portare quei lavori a Valle – dove si festeggia San Martino-con lo scopo di valorizzare e far conoscere quelle opere e ispirare il lavoro dei bambini che hanno partecipato al laboratorio di venerdì. Così”,ha aggiunto Calabrò, oggi insieme ai miei cartoni sono esposte anche le opere realizzate dai pittori in erba”. L'inaugurazione della mostra è avvenuta alla presenza non solo di Marianna Hofer sindaco di Valle, della presidente della Pro Loco Patricia Pivirotto, ma anche di Vico Calabrò e della professoressa Simonetta Cini, autrice tra l'altro di un libro sulla storia della chiesa di San Martino oggi introvabile. Erano presenti anche numerose persone di cultura che collaborano con l'associazione. Durante l'intervento della Pivirotto, è emerso che la prossima primvera a Valle ci sarà un'altra novità a sorpresa, sempre da parte di Calabrò. “Trovare a Valle Vico Calabrò”, ha affermato il sindaco Hofer chiudendo la presentazione “è stata una sorpresa quanto mai gradita perché ha valorizzato ancora di più l'importanza della giornata di San Martino, proprio nei giorni che stiamo gioiendo per aver trovata la roccia sulla quale salvare la chiesa a lui dedicata. Devo anche dire” ha aggiunto,” che la saletta della Pro Loco anche se non grande sta diventand sempre più importante grazie al lavoro sia della dirigenza della Pro Loco, sia perchè attorno a essa c'è un gruppo importante di volontari che non posso fare altro che ringraziare perché l'amministrazione non sarebbe in grado di gestire”. VITTORE DORO




 

                                                IL GRAN CAFFE' TIZIANO COM'ERA

PIEVE DI CADORE

Due lettere di cittadini esasperati per la chiusura prolungata del Gran Caffè Tiziano hanno riportato alla luce il problema di questo locale e il danno sociale ed economico che la mancanza delle sue luci da Piazza Tiziano “salotto buono” di Pieve di Cadore stanno creando a tutti i cadorini. Nel fratempo ancora nessuna novità per quanto concerne lo storico locale chiuso ormai dal 9 novembre 2017. Le ultime notizie ufficiali sono ormai quelle pronunciate dal presidente della Magnifica Comunità Renzo Bortolot durante la presentazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2021-2023.

La Magnifica Comunità ha tutte le intenzioni di riaprire il Gran Caffè Tiziano”, ha affermato Renzo Bortolot, durante le comunicazioni al termine della discussione sul bilancio di previsione dell’ente per l’esercizio 2021-2023. “Nella situazione attuale”, ha aggiunto, “dopo il bando emesso nel 2019 al quale nessuno ha partecipato e la crisi da Covid che stiamo ancora vivendo, è difficile parlare di riapertura. Devo però confermare la volontà della Magnifica di riaprire il caffè non appena ci saranno le condizioni. In questo periodo, come avete potuto notare anche dal bilancio di previsione per il prossimo triennio, la persistente chiusura del locale rappresenta una ingente perdita per l'ente. Rimane però il fatto che la soluzione di riaprire lo storico Caffè Tiziano, non sarebbe un vantaggio solo per la Magnifica, ma anche per il centro storico di Pieve e per l'intero Cadore”. Il Gran Caffè Tiziano è stato chiuso definitivamente il 9 novembre 2017 a conclusione di una vicenda giudiziaria. In questi anni, a parte il periodo delle feste natalizie del 2019-2020, nelle quali il locale è stato gestito dalla Pro Loco Tiziano, tutti i tentativi sono andati a vuoto e nessuna azienda si è fatta avanti per riaprire l'attività. O meglio, all'inizio del 2019 c'è stata una cordata interessata a riaprire il locale, ma nonostante un accordo quasi raggiunto, tutto è sfumato e nel mesi successivi, quando ormai era palese che non ci sarebbe stata la riapertura, la Magnifica si è vista costretta a pubblicare un bando per la ricerca di un'azienda in grado di gestire la struttura, andato a vuoto. Da allora i locali sono utilizzati solo per eventi culturali. Ma perché il Caffè Tiziano è tanto importante per il Cadore? “Si tratta di un locale storico risalente all’ottocento, tra i più importanti di tutto il Veneto” afferma il presidente Bortolot, “per questo motivo ci prenderemo il tempo necessario per individuare la migliore soluzione. Durante gli scorsi anni, certi di risolvere il problema in tempi celeri, avevamo promosso una manifestazione d’interesse attraverso un apposito bando al quale aveva risposto un solo soggetto. Cercheremo ancora, senza fretta e per questo mi sento di dire che il Gran Caffè Tiziano non riaprirà in tempi celeri. Nel frattempo la Magnifica si impegnerà ad utilizzare quegli spazi per iniziative in grado di coinvolgere la collettività. Siamo consapevoli del fatto che il Gran Caffè Tiziano rappresenti un punto di riferimento per la comunità cadorina, non solo di Pieve, e tale dovrà tornare ad essere dopo questa lunga chiusura, dovuta in parte anche al Covid”. VITTORE DORO





 62. MIG – Mostra Internazionale del Gelato Artigianale



La dolcezza e il sapere artigiano in Fiera a Longarone: torna la Mig, Mostra Internazionale del Gelato: Quattro giorni di esposizione, convegni e concorsi.

Il gelato artigianale si dà appuntamento a Longarone Fiere Dolomiti. Torna il più tradizionale ed atteso evento dedicato esclusivamente al dolce freddo: la Mig - Mostra Internazionale del Gelato - celebra quest’anno l’edizione numero 62 con quattro giornate di fiera (dal 27 al 30 novembre), di cui la prima aperta al pubblico. In fiera saranno presenti oltre 130 marchi aziendali (da 12 regioni italiane e 11 Paesi esteri) con la conferma di leader internazionali in fatto di macchine, attrezzature, semilavorati, materie prime, arredamenti e accessori per la gelateria artigiana. Sul fronte operatori e gelatieri diverse delegazioni da tutta Europa, ma anche da molti altri Paesi. E per gli appassionati (ma anche per i golosi) sarà l’occasione di assaggiare i nuovi gusti proposti dalle Associazioni dei gelatieri, i prodotti che saranno lanciati nei prossimi mesi, o semplicemente il gelato classico, magari preparato con tecniche innovative, green, orientate alla sostenibilità ambientale ed energetica. Sarà proprio questo - l’attenzione all’ambiente e il contrasto al caro-bollette - uno dei temi più caldi della Mig 2022.

LE NOVITÀ

Non mancheranno le novità negli spazi espositivi di Longarone. Come l’ingresso a Mig della granita, “cugina" del gelato artigianale. L’area “Arcipelago Sicilia” proporrà le granite tipiche dell’isola, oltre a sensibilizzare sul climate change che sta portando il gelato di ghiaccio a latitudini finora mai esplorate. E poi, spazio al gelato terapeutico e officinale, con Maurizio Valguarnera, famoso ice-chef vegan palermitano.

LA TRADIZIONE

Grande spazio anche agli appuntamenti consolidati della Mig. Dalla Coppa d’Oro al concorso “Gelato a due”(in cui uno chef e un mastro gelatiere propongono un piatto e un dessert a base di gelato), dal premio Mastri Gelatieri allo stand di pasticceria e cioccolateria di Confartigianato, che proporrà ancora una volta numerose dimostrazioni e il concorso “Una Pralina in Gelateria”.

IL PROGRAMMA

Insomma, una Mig ricca e golosa. L’inaugurazione si terrà domenica 27 novembre alle 11.30. Per il taglio del nastro sarà presente anche il governatore del Veneto Luca Zaia. E proprio il Veneto avrà uno stand tutto suo, in cui sarà proposto il gelato insieme ai prodotti tipici, con le eccellenze regionali. Il programma nel dettaglio su www.mostradelgelato.com. VITTORE DORO

Longarone, 18 novembre 2022



giovedì 17 novembre 2022


 

PIEVE DI CADORE

ASPIRANTI CITTADINI, ASPIRANTI REPORTER”

Avvio delle attività didattico laboratoriale del progetto “Aspiranti cittadini, aspiranti reporter” sostenuto dal contributo della Fondazione Cariverona.

La Magnifica Comunità di Cadore, ente capofila di una rete di soggetti pubblici e privati, ha presentato un progetto per gli studenti delle scuole superiori del Cadore un percorso informativo, didattico ed esperienziale atto alla comprensione dell'ambiente locale a valere sul Bando Format 2022, indetto la scorsa primavera dalla Fondazione Cariverona per azioni che possano articolarsi in esperienze laboratoriali, percorsi di citizen science, ciclo di seminari ed eventi di discussione, confronto e in ogni altra tipologia di azione coerente con le finalità di sensibilizzazione.

Il progetto vede coinvolti sei istituti superiori del Cadore, chiamati a lavorare in gruppo per l’approfondimento della tematica ambientale. Hanno aderito circa una cinquantina di studenti che sono chiamati ad essere ambasciatori della sostenibilità ambientale e ad affrontare un’unica sfida che trasferirà loro conoscenze e competenze.

Le azioni nel dettaglio prevedono l’analisi storico territoriale e ambientale del Cadore con dei puntuali riferimenti al contesto alpino curati attraverso delle lezioni frontali di Matteo da Deppo; la formazione esperienziale dei ragazzi gestito da Metalogos; un laboratorio di sociologia visuale coordinato dalla Cooperativa Lassù e le visite presso delle ditte specializzate nelle attività di riciclo.

E’ con soddisfazione – afferma il Presidente Bortolot – che abbiamo ripreso l’attività didattica nelle scuole del Cadore, interrotta nel 2020 a causa della pandemia Covid 19. È sempre stato un nostro obiettivo perseguito negli anni, che ci ha portato a realizzare varie attività di approfondimento storico, archeologico, artistico e ora ambientale per poter trasmettere agli studenti di ogni ordine e grado delle competenze specifiche sul territorio cadorino”.


martedì 15 novembre 2022

 


CALALZO di CADORE. 

Domenica 6 Novembre 2022, l’Arca (Associazione ricreativa culturale anziani) di Calalzo compirà gli anni. Trent’anni di attività intensa, che ha interessato quasi oltre un migliaio di persone, non solo di Calalzo. Era il 1992 quando il sodalizio si è costituito e ha tenuto la sua prima assemblea La formalizzazione dello statuto si è però avuta solo nel 1993, ed è per questo che domenica i soci festeggeranno con una S. Messa dedicata ai soci defunti che sarà celebrata dal parroco don Simone Ballis nella chiesa di San Biagio. L’appuntamento è per le 9,30 nella parrocchiale. Al termine della funzione (alle ore 11), dal sagrato della chiesa partirà un pullman che porterà i soci a Jesolo, dove la presidenza ha organizzato un pranzo a base di pesce. I soci e i simpatizzanti dell’associazione che intendono partecipare alla festa e alla gita a Jesolo, sono invitati a iscriversi telefonando per tempo ai numeri 3939315767 oppure allo 3519357827. Il rientro a Calalzo è previsto alle ore 16. “Sono stati anni intensi”, racconta il presidente Mario Giacobbi,” nel corso dei quali l’Arca ha organizzato e organizza ancora oggi, di tutto: dalle feste di compleanno per i soci, alle gite anche impegnative, feste da ballo, tornei di biliardo, altri giochi e molte altre cose ancora. Grazie ad una partecipazione sempre molto numerosa abbiamo organizzato anche degli spettacoli teatrali che sono stati messi in scena nella vecchia sede di Calalzo. Dal momento della fondazione, per statuto, all’Arca potevano iscriversi solo pensionati. Da alcuni anni, da quando il sodalizio si è affiliato all’Aics di Belluno, lo statuto è cambiato ed ora non esiste limite di età. È un fatto positivo, perché il gruppo originario è invecchiato e non ha più la spinta propositiva dei primi anni. In qualche momento l’attività si limita a quella posibile in sede. Oltre al gruppo di soci calaltini, senz’altro il più consistente, continua Mario Giacobbi, oggi possiamo contare su numerosi iscritti provenienti dai paesi circostanti: Pieve, Domegge, Vallesella, Tai, Cibiana, Nebbiù e Lozzo”. VITTORE DORO

venerdì 4 novembre 2022


                   



ARREDAMONT 22 UN SUCCESSO


 Dopo il successo dei giorni scorsi della 44. Arredamont, la Mostra nazionale dell’arredare in

montagna, si prepara per uno strepitoso secondo weekend. Tra meravigliosi stand e ospiti

d’eccezione, non mancano gli approfondimenti tecnici. Iniziata lo scorso 29 ottobre, la storica

fiera bellunese è in programma fino al 6 novembre.

Ben al di sopra delle aspettative i primi giorni della 44a edizione di Arredamont dimostrando un

eccezionale trend positivo. Ancora per domani, venerdì 4 novembre, è prevista l’apertura feriale

dalle 14.00 alle 19.00, mentre per sabato e domenica si torna dalle 10.00 alle 19.00.

Oltre 10.000 i visitatori arrivati da tutta Italia e dall’estero che hanno potuto ammirare gli splendidi

allestimenti di questa Mostra nazionale dell’arredare in montagna. Ambienti e arredi che sanno

trasmettere il calore del legno, nuovo e vecchio, che interpretano in modo raffinato lo stile alpino,

ma che sanno anche interpretare e adattarsi ad un contesto moderno.

Continuano poi le dimostrazioni e gli approfondimenti negli stand. Dalla Consociazione Italiana

Tappezzieri Arredatori con eventi che vanno dalle tinture naturali alle antiche tecniche di

decorazione con Ennia Visentin, piuttosto che le arti applicate con la direttrice creativa del Fondo

Plastico e di Seta, Federica Preto. Con drappi ed arazzi, poltrone e sedute che incantano più che

mai. E passeggiando per le corsie della fiera capita di essere attratti, quasi catturati, dai ritmici

rintocchi dei colpi di martello e sgubia dei mascherai alpini che colpo dopo colpo danno alla luce

dei veri e propri capolavori.

Ma la casa e il viverci bene è fatto di tanti aspetti, anche dell’aria che vi respiriamo. Su questo ha

voluto regalarci qualche informazione importante Il Fabbro di Feltre con un convegno che si terrà

venerdì alle 15.00 nel centro congressi dal titolo “L&#39;importanza della qualità e salubrità dell'aria

negli ambienti indoor”. Con l’intervento di Riccardo Corazza della ditta Alpac, si parlerà del ruolo

fondamentale della ventilazione meccanica in fase di progettazione o riqualificazione di un edificio. Un convegno dall’alto valore formativo riconosciuto con due crediti (2 cfp) dal Collegio

dei Geometri e dall’Ordine dei Periti Industriali di Belluno. Mentre domenica pomeriggio, sempre alle 15 nella nuova sala congressi al primo piano, il Centro per la Formazione e la Sicurezza di Belluno parlerà degli impianti elettrici nel recupero degli edifici rurali con un esemplare case history di ruralità off-grid. Ad intervenire il professor Pierantonio Gris e il direttore Igor Triches che spiegherà anche in cosa consiste il Sistema Casa&amp;Territorio 4.0 della Scuola edile di Sedico. Ricordiamo, infine che per chi si fermerà a ricaricare l’auto alle nuove colonnine elettriche, installate sulla strada adiacente alla fiera, avrà diritto a due pass di ingresso gratuito e potrà visitare Arredamont, mentre attende di fare il pieno. Ulteriori informazioni e dettagli sul programma e le modalità di accesso alla manifestazione sul sito www.arredamont.it 

giovedì 3 novembre 2022

 



ARREDAMONT 2022


È stata inaugurata oggi, con il classico taglio del nastro la 44a edizione di Arredamont, la mostra nazionale dell’arredare in montagna. Presenti Bruno e Ornella Murer. Per loro “Quest’anno è un anno particolare, perché ricorre il centenario della nascita di nostro padre, Augusto Murer, e devo dire che grazie alla collaborazione stretta con la Regione del Veneto, la Provincia e il Comune di Belluno e la Fiera di Longarone siamo riusciti ad organizzare, seppur tra mille difficoltà, una grande serie di eventi”. Ad accompagnarli nel giro d’onore Silvia Cestaro, Consigliere della Regione del Veneto: “Devo dire che mi sento a casa. Girando tra gli stand si vede l’artigianalità, si vede innovazione, si vede l&#39;arte. Si vede il grande lavoro degli artigiani che c'è dietro ognuno di questi stand. Qualunque sia il tipo il lavoro che fanno: dal legno alla stoffa, dall’allestimento alle ceramiche fino al comparto del riscaldamento”. Un’edizione che si presenta speciale sotto numerosi aspetti. Non solo per la ricchezza e varietà di stand provenienti da diversi paesi, ma anche perché l’arte dell’arredo di montagna convola a dolci nozze con l’arte pittorica e plastica. Dal legno per arredare, al legno come materiale da forgiare in opera d’arte. Questa edizione di Arredamont nasce sotto la passione del legno nelle sue varie forme. Arredamont è un cantiere in continua evoluzione ed accoglie proposte che non provengono solo dalle Dolomiti e dalla montagna veneta. Le esperienze, le tradizioni, i materiali di tutte le regioni dell’arco alpino sono gli elementi sui quali si focalizza l’interesse di un pubblico che guarda con attenzione all’arredamento e agli aspetti costruttivi oltre che agli spazi esterni della casa. Dopo l’inaugurazione la cerimonia di presentazione. A far da padrone di casa il presidente della Fiera, Gian Angelo Bellati. “Arredamont è una delle fiere più importanti della nostra fiera di montagna. Una fiera piccola, ma molto importante che presenta, appunto anche quest'anno una ricchissima offerta: ci sono 167 imprese, 224 marchi rappresentati che vengono da più di 10 regioni italiane e più di 7 paesi europei e dell'estero. Anche quest'anno quindi questa è una fiera partecipatissima. Finalmente sembra che siamo fuori da quello che è stato covid che ha portato un problema grandissimo a tutte le fiere di tutto il mondo. Perché è stato il settore più colpito dalla pandemia con cali del fatturato anche fino al 100%. Adesso stiamo quindi ripartendo, le prospettive sono ottime e anche quest'anno ci saranno tantissime iniziative interessanti che vanno dalle grandi capacità che ha il nostro mondo di creare con l&#39;artigianato dei prodotti stupendi, che si avvicinano quasi a dei prodotti artistici. Tanto che abbiamo compresente anche Arte in Fiera Dolomiti, quindi un grande esempio di manifestazione che vuole anche promuovere la cultura del territorio del bellunese”. Per il presidente della Provincia e sindaco di Longarone Roberto Padrin “Penso che ormai Arredamont sia diventata il nostro cavallo di battaglia e la fiera più importante nel panorama di Longarone fiere. Questo grazie a un grande lavoro che Longarone fiere ha fatto, ma soprattutto alle nostre aziende che credono ancora fortemente in questa occasione di incontro con il grande pubblico. È un grande grazie che va sicuramente a loro, che sono la nostra forza, che negli anni hanno continuato a credere in Longarone Fiere e hanno portato a casa anche dei risultati significativi, e questo testimonia anche le presenze di queste edizioni. Le auguro veramente che ora il pubblico risponda alla grande. È una fiera che negli anni si è sempre più specializzata proprio cercando di concentrare l'attenzione sull’arredamento di montagna, che è una peculiarità nostra e che conferma il ruolo di Longarone quale fiera nazionale della montagna. Dobbiamo ribadire questo concetto in un momento estremamente importante dove la montagna soffre, ma la montagna bellunese forse soffre meno di altri e dobbiamo essere anche positivi da questo punto di vista”. Arredamont sarà aperta con orario 10-19, dal 29 ottobre al 6 novembre, tranne il 2, 3 e 4 novembre con orario ridotto 14-19 (info e dettagli su www.arredamont.it). Infine, per capire come Arredamont e il “suo”legno siano legati alla natura e al green deal: per chi si fermerà a ricaricare l’auto alle nuove colonnine elettriche, installate sulla strada adiacente alla fiera, avrà diritto a due pass di ingresso gratuito e potrà visitare Arredamont, mentre attende di fare il pieno.



giovedì 27 ottobre 2022


NEO LAUREATI

PIEVE DI CADORE

Promuovere l'immigrazione scolastica per fermare lo spopolamento.

PIEVE DI CADORE

Con la conclusione degli esami di licenza  della scuola dell'obbligo, inizia la raccolta delle iscrizioni alle scuole secondarie superiori degli studenti di terza media per l'anno scolastico 2025-2026.  Ritorna  sempre più attuale il problema dello spopolamento degli istituti scolastici cadorini, alcuni dei quali non raccoglieranno un numero d'iscritti sufficiente per iniziare il nuovo corso scolastico. Considerando che il calo demografico nelle Terre Alte prosegue, l'unico modo per avere studenti <nuovi> è quello di promuovere l'immigrazione scolastica per fermare lo spopolamento e quindi tenere aperti gli istituti scolastici con pochi iscritti. In realtà, in Cadore e Cortina ci sono degli istituzioni scolastiche di qualità ed è risaputo che la scuola di qualità attrae studenti anche non cadorini, puntando sul livello d'istruzione esistente e sulle le caratteristiche ambientali del territorio dolomitico e sulla situazione sociale esistente. L'unico neo di queste scuole è che oggi non ci sono condizioni ottimali per accoglierli. Uno dei problemi che condizionano il calo delle nascite in Cadore è legato alla difficoltà delle famiglie a dare una istruzione ai propri figli. Non parlo solo di chi abita nelle località più lontane dagli Istituti scolastici, ma anche nei paesi di fondo valle. Fino a quando è esistito il Distretto Scolastico n°1 Cadore, il problema era minimo perché ogni anno l'ente provvedeva a razionalizzare la richiesta di nuovi indirizzi scolastici del territorio. All'interno del Distretto, infatti, ad eccezione delle scuole di specializzazione, come agraria e aviazione, esistevano tutti gli indirizzi scolastici in grado di rispondere alle esigenze del territorio, compresa l'informatica. Mancava solo l'istituto per geometri. Con la trasformazione del Distretto in Comitato d'Ambito i responsabili scolastici (sindaci e docenti) mancando una programmazione concreta, per difendere il loro campanile, hanno creato delle disfunzioni che hanno portato allo <spezzatino degli Istituti scolastici> senza senso che non rispondendo più alle necessità dei territori, hanno provocato la discesa verso la pianura di almeno 160 studenti all'anno, depauperando le scuole cadorine e ampezzane di nuova linfa, portandole sull'orlo della chiusura. per carenza d'iscrizioni. Vedi l'ENAIP di Calalzo che ha già chiuso, lasciando un territorio che vive anche di turismo, senza una scuola professionale in grado di dotare di personale preparato la Filiera del turismo. Un fatto molto grave in vista dei Giochi Olimpici di Cortina del 2026, ormai alle porte anche per il Cadore. Ci sono però degli istituti scolastici, come il Liceo Linguistico di Auronzo, la Scuola di Ottica di Pieve, la scuola del Mobile di Santo Stefano, che potrebbero fermare la tendenza alla fuga verso la pianura, anzi potrebbero, grazie alla vita tranquilla delle vallate cadorine, attrarre studenti esterni consentendo agli istituti cadorini di aumentare il numero d'iscritti. Per le esigenze del territorio -Cortina compresa- per essere attrattive dovrebbero nascere due convitti: uno a Pieve o dintorni; un altro in Comelico. Il convitto in Comelico servirebbe anche per completare l'offerta formativa di chi frequenta la scuola del Mobile di Santo Stefano e di Sedico che è già attrattiva. Gli studenti, infatti, anche coloro che iniziano la scuola a Sedico, negli anni conclusivi devono trasferirsi in Comelico per completare gli studi e dare gli esami. L' esempio più importante è la Scuola di Ottica di Pieve che oggi è costretta a rifiutare studenti extra cadorini, perché in Cadore non esiste un convitto dove alloggiare iscritti esterni. La dimostrazione di questa esigenza si ha nel fatto che ogni anno tra gli studenti che ottengono i migliori risultati, sono sempre più frequenti i nomi non cadorini e spesso di extracomunitari. Nei tempi passati, quando la Scuola di Ottica stava crescendo, anche se c'era solo il triennio, grazie agli studenti esterni raggiunse e superò la duecento unità. Arrivavano dall'Italia, ma anche da paesi esteri.  Oggi, come sono strutturate le lezioni, venire a Pieve per studiare costa troppo e le famiglie -anche quelle benestanti ma non ricche- non ce la fanno. Un esempio per tutti: gli affitta appartamenti di Calalzo, Domegge o Valle chiedono cifre esigue per l'alloggio dai 150 ai 250 Euro mensili. Ciò che rende più costosa la permanenza in Cadore sono però i trasporti: o risiedi in centro a Pieve, oppure con i mezzi pubblici spendi di media 330 €uro di trasporto per 10 mesi. E' quindi un problema che va affrontato al più presto specialmente dall'Ente Provincia. VITTORE DORO

lunedì 24 ottobre 2022




“In Viaggio, salute mentale in movimento”

 PIEVE DI CADORE

“In Viaggio, salute mentale in movimento” è il titolo delle iniziative che si stanno attuando a Pieve di Cadore nell'auditorium Cos-Mo per tornare a parlare di salute mentale nel territorio del Cadore. L'inaugurazione della mostra fotografica nella sala del Cos-Mo sabato 15 ottobre, è stata la prima occasione per riportare alla ribalta la salute mentale che in Cadore da quando non c'è più il referente storico, dottor Candeago, pur essendo sempre un problema irrisolto, non se ne parla. Il viaggio è iniziato grazie all'autorevole apporto di quattro Psichiatri, che lavorano o hanno lavorato nella Ulss1 Dolomiti. Dopo i saluti iniziali del dottor Claudio Michelazzi, Psicoterapeuta che presta servizio anche nelle Comunità territoriali di Auronzo e che ha condotto e moderato l’incontro, è salito sul palco il sindaco di Pieve di Cadore, Giuseppe Casagrande, che nelle vesti di padrone di casa ha ringraziato e dato il benvenuto ai presenti rinnovando la sua disponibilità a collaborare per la buona riuscita dell’evento. Si sono succeduti poi in qualità di organizzatori dell’evento il presidente Paolo Castagna e la responsabile del settore psichiatria Fabiana Del Fabbro, della cooperativa Itaca che da 25 anni gestisce in appalto le Comunità di Auronzo. Dopo aver portato i saluti ai presenti e auspicato una proficua collaborazione tra gli enti per ottenere sempre maggiori risultati sul piano terapeutico, il dott. Aldo Gatto direttore UOC Psichiatria Belluno, ha illustrato le urgenze epidemiologiche che riguardano in particolare la fascia giovanile. Gatto ha portato dei dati veramente allarmanti della situazione, ma ha rimarcato anche la grave carenza di personale, nelle varie professionalità che dovrebbero permettere la differenziazione degli interventi e una presa incarico precoce, sottolineando come questo renda difficile intervenire sia nella cura che nella prevenzione. Ha evidenziato infine la necessità di una sinergia tra i vari servizi alla persona per garantire l’efficacia degli interventi. “ Ha quindi parlato Simonetta Pocchiesa”, infermiera del servizio di alcologia di Auronzo che fa da istruttrice nel progetto yoga della risata”, ha spiegato Caterina Settin di Itaca,“ la quale ha illustrato il suo percorso personale in questa pratica orientale di meditazione e rilassamento. Ha spiegato che consiste nel compiere una risata liberatoria indotta, propiziata da una serie di esercizi di movimento e respirazione specifici. Questa pratica” ha aggiunto “ provoca reazioni positive della psiche, aiuta a risollevare l'umore, a migliorare la qualità della vita e gestire meglio le difficoltà quotidiane che si presentano. Questa attività viene solitamente praticata in un contesto di gruppo, ed è per questo che ha accolto la proposta delle educatrici delle Comunità. Lei è rimasta molto soddisfatta di come i presenti hanno partecipato nei 10 incontri e dei risultati ottenuti, come le foto esposte alla mostra dimostrano”.


 E' toccato alla dottoressa Fiorella Ciotti, vicepresidente dell’associazione Momentaneamente assenti, coorganizzatrice dell'evento, elencare tutti i progetti di attività promossi dall’associazione in questi 11 anni di vita, spiegando che le attività mirano a valorizzare doti e passioni che ognuno possiede, con il proposito di aiutare tutte le persone a superare la diffidenza e la paura per la sofferenza psichica e persegue la lotta allo stigma, ancora troppo presente. La mostra fotografica rimarrà aperta fino al 29 ottobre ed è visitabile secondo gli orari del Museo dell'Occhiale. VITTORE DORO

Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?”



Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?” Le Montagne di vetro di Dino Buzzati sono state le protagoniste di una recita fantastica che l'attore Sandro Buzzatti (nessuna parentela con lo scrittore) e il musicista Nelso Salton, hanno tenuto sabato 22 ottobre nell'auditorium Cos.Mo. L'opera di Buzzati è stata al centro della mobilitazione per la Malattia Mentale. 



”Una malattia“, ha spiegato il sindaco di Pieve di Cadore Giuseppe Casagrande aprendo lo spettacolo promosso dalla Cooperativa Itaca, dall’Associazione Momentaneamente Assenti, e dallo stesso Comune di Pieve,“che non può interessare soltanto i malati e i loro familiari, ma deve richiamare l’attenzione dell’intera società per raccontare esperienze e per sentire quali sono i bisogni di questi malati”. Lo spettacolo che ha avuto per protagonista l’amore per le montagne di Dino Buzzati è stato reso attuale dal duetto Buzzatti e Salton, ha voluto essere anche un’occasione per ricordare il grande scrittore Dino Buzzati a cinquant’anni dalla morte. Il testo dello spettacolo è stato tratto da uno degli scritti più belli tra quelli che lo scrittore bellunese ha dedicato alle Dolomiti:. All'inizio dello <spettacolo>, prima di entrare con la mente e lo spirito nel mondo buzzatiano, gli spettatori più anziani hanno immaginato di vedere le montagne, le Dolomiti, ancora con gli occhi e la mente di Dino, il mitico giornalista e descrittore che nella loro gioventù avevano imparato a seguire a zonzo per le crode illustrate con precisione quasi maniacale dall'autore. Per tutti comunque, grazie all'abilità del recitante- molto di più che semplice lettore- le MonTagne di vetro sono state un'autentica scoperta e che per chi lo aveva conosciuto di persona o dagli scritti, è stato un importante ripasso. Pochi sapevano che Buzzati riuscisse ad illustrare fatti tragici, come la morte di Tita Piaz, con tanto sentimento o che avesse tanto rispetto della vita umana, spesso mimetizzata sotto una scorza d'indifferenza, dalla quale però traspariva il rimprovero verso chi un rispettava l'essere umano vivo o morto, come nel caso dell'aviatore americano abbandonato dai suoi superiori per mesi appeso ad una corda sulla croda dov'era deceduto. Sentimenti aumentati dai commenti musicali del contrabasso di Salton. Quello che un italiano medio non può sapere è che nella Val Belluna vi sono dei paesaggi incredibili da immaginare. Paesaggi talmente orridi, quanto romantici: Montagne non belle esteticamente, ma ugualmente monumenti della natura. La cosa strana di Buzzati è che il reale non esclude il fantastico, sono inseparabili. Il suo modo di vedere le montagne e di ritradurle in un significato nuovo è suo pregio. Fuori Belluno, le crode sembrano spuntare dai prati. La Val Belluna e i suoi dintorni non sono belli, ma Buzzati se ne serve per il loro senso di mistero: possiedono meandri, luoghi veramente abbandonati non da Dio, ma dagli uomini, ma tali da far rileggere non solo questo libro, ma molti altri compresi gli articoli degli anni subito seguenti l'inizio del secondo dopoguerra. Un pomeriggio che senza tanto clamore ha riportato a galla i problemi irrisolti delle malattie mentali, da troppo tempo messi nell'angolo. Buzzati è un testimone fortemente influenzato dalla sua passione, dove i monti assumono carattere di metafora sul significato della vita e della morte, alle tragedie dell’alpinismo. E' un testimone fortemente influenzato dalla sua passione, dove i monti assumono carattere di metafora sul significato della vita e della morte. Dopo “Le montagne di vetro”.

La rassegna e la mostra fotografica si concluderanno, sempre in auditorium Cos-Mo. sabato 29 ottobre alle ore 17 con uno spettacolo messo in scena dall’Associazione Aitsam e curato dal Gruppo “Il Gabbiano”,
dalla Cooperativa Itaca, dall’Associazione Momentaneamente Assenti, e dallo stesso Comune di Pieve. VITTORE DORO

Negli articoli e nei racconti, introdotti e commentati da Enrico Camanni, si scopr


venerdì 21 ottobre 2022

ARREDAMONT

 Longarone, 21 ottobre 2022

Da sabato 29 ottobre fino alla domenica successiva, 6 novembre, ritorna a Longarone Arredamont, la Mostra dell’arredare in montagna, giunta quest’anno alla 44esima edizione. La cerimonia d’inaugurazione è in programma sabato alle 11. La manifestazione è stata presentata stamane a Palazzo Piloni, sede dell’Amministrazione provinciale di Belluno, dal presidente della Provincia e sindaco di Longarone Roberto Padrin, dal presidente di Longarone Fiere Gian Angelo Bellati, da Ernesto Contessa, presidente di C.I.T.A. - Consociazione Italiana dei Tappezzieri e Arredatori, e dal prof. Damiano Burigo del CFS – Centro di Formazione e Sicurezza di Belluno, che avranno un importante spazio con il loro stand. “Penso che ormai Arredamont sia diventata il nostro cavallo di battaglia e la fiera più importante nel panorama di Longarone fiere”. Esordisce così il Presidente Padrin motivando: “Questo grazie a un grande lavoro che Longarone fiere ha fatto, ma soprattutto alle nostre aziende che credono ancora fortemente in questa occasione di incontro con il grande pubblico. È un grande grazie che va sicuramente a loro, che sono la nostra forza, che negli anni hanno continuato a credere in Longarone Fiere e hanno portato a casa anche dei risultati significativi, e questo testimonia anche le presenze di queste edizioni. Le auguro veramente che ora il pubblico risponda alla grande. E’ una fiera che negli anni si è sempre più specializzata proprio cercando di concentrare l';attenzione sull’arredamento di montagna, che è una peculiarità nostra e che conferma il ruolo di Longarone quale fiera nazionale della montagna. Dobbiamo ribadire questo concetto in un momento estremamente importante dove la montagna soffre, ma la montagna bellunese forse soffre meno di altri e dobbiamo essere anche positivi da questo punto di vista”.Anche il Presidente Bellati sottolinea come Arredamont sia “una delle fiere più importanti della nostra fiera di montagna. Una fiera piccola, ma molto importante che presenta appunto anche quest';anno una ricchissima Arredamont: ci sono 167 imprese, 224 marchi rappresentati che vengono da più di 10 regioni italiane e più di 7 paesi europei e dell';estero. Anche quest';anno quindi questa è una fiera partecipatissima.Finalmente sembra che siamo fuori da quello che è stato covid che ha portato un problema grandissimo a tutte le fiere di tutto il mondo. Perché è stato il settore più colpito dalla pandemia con cali del fatturato anche fino al 100%. Adesso stiamo quindi ripartendo, le prospettive sono ottime e anche quest';anno ci saranno tantissime iniziative interessanti che vanno dalle grandi capacità che ha il nostro mondo di creare con l';artigianato dei prodotti stupendi, che si avvicinano quasi a dei prodotti artistici. Tanto che avremo compresente anche Arte in Fiera Dolomiti, quindi un grande esempio di manifestazione che vuole anche promuovere la cultura del territorio del bellunese. Sarà un';edizione interessante anche perché ci saranno dei convegni e dei momenti di approfondimento”. Numerosi i settori espositivi previsti: mobili e arredi, complementi di arredo, serramenti, scale, pavimenti, stufe, caminetti e sistemi di riscaldamento, arredo bagno e materiale per il restauro edilizio. Possiamo quindi offrire anche quest’anno un appuntamento unico nel suo genere in Italia che propone ai visitatori le novità del settore arredamento presentando prodotti originali accanto ai mobili e complementi d’arredo tradizionali. Arredamont è un cantiere in continua evoluzione ed accoglie proposte che non provengono solo dalle Dolomiti e dalla montagna veneta. Le esperienze, le tradizioni, i materiali di tutte le regioni dell’arco alpino sono gli elementi sui quali si focalizza l’interesse di un pubblico che guarda con attenzione all’arredamento e agli aspetti costruttivi oltre che agli spazi esterni della casa. E sempre provenienti da tutto l’arco alpino, non solo italiano, saranno presenti con uno stand i mascherai alpini, scolpendo le loro stupende maschere in legno. E per dare spazio anche ai piccoli artigiani di complementi d’arredo e realizzazioni artistiche, la fiera continua con il progetto che ha riscosso negli ultimi anni un grande successo, “L’Artigiano sotto l’Albero” :degli spazi ai piedi di una struttura lignea a forma di albero dedicati al piccolo artigianato di qualità. Non potevano mancare gli artigiani tappezzieri. Così ci racconta il Presidente Ernesto Contessa la loro partecipazione ad Arredamont: “Quest’anno la Consociazione Italiana Tappezzieri Arredatori continua il suo lavoro per promuovere e divulgare l’arte e il saper fare della tappezzeria. Siamo sempre più convinti, specialmente in questo periodo di grande passaggio e di innovazione, che c';è bisogno di far leva sui nostri punti e sui nostri valori di forza. Che sono la nostra storia, la nostra cultura, il nostro saper fare. Valori che dobbiamo anche sempre di più trasmettere ai giovani, perché il settore ha bisogno di forze nuove. Ci sono spazi per creare, per lavorare e questa nostra presenza deve essere proprio atta a raccontare quello che può fare un tappezziere, quella che è la nostra storia e la nostra cultura. E far innamorare, speriamo, anche altri a questo mestiere come lo siamo noi da una vita. Avremo degli incontri, quest' anno anche delle tessitrici, perché l';arte tessile è sempre stata a fianco della tappezzeria. Noi lavoriamo i tessili che qualcuno produce, che degli artisti producono. Avremo con noi, quindi anche degli artisti e avremo anche delle persone che stanno lavorando per promuovere l';artigianato e il saper fare italiano”.  E per continuare nel segno della formazione, fondamentale investimento per il futuro, è garantita la partecipazione anche del C.F.S., Centro per la Formazione e la Sicurezza di Belluno, e della Scuola del Legno di Sedico. In particolare, il prof. Damiano Burigo del CFS ci spiega che nel loro stand porteranno il “Museo diffuso dell';edilizia di montagna. Un progetto fatto assieme a 12 aziende della filiera edile della provincia di Belluno. Concluderemo con l';evento di domenica 6 novembre alle 15 in sala congressi con un progetto in cui il nostro professor Pierantonio Gris presenterà un recupero di un edificio rurale a Pianezze fatto attraverso l';uso dei pannelli solari. Invitiamo tutti a partecipare, non solo i tecnici del settore, perché è un convegno in cui si illustrerà la convenienza di questi pannelli solari e farà capire anche, per chi li ha già installati, come far performare al 100% il proprio impianto fotovoltaico”.


 


15 OTTOBRE 2022 QUANTI COMUNI

PIEVE DI CADORE

Per gli amministratori cadorini il Comune Unico è ancora un tabù. La conferma a si è avuta nell’incontro che il sindaco di Pieve di Cadore Giuseppe Casagrande e il Presidente della Magnifica Renzo Bortolot hanno organizzato per ascoltare le proposte che l’assessore alla programmazione regionale Francesco Calzavara ha portato nella sala della Magnifica in vista dell’arrivo in Consiglio Regionale del progetto di riordino dei Comuni, oggi considerati troppo numerosi e non adeguati alle necessità dei territori. Nella stessa occasione Francesco De Bettin, fondatore dell’Associazione Comelico Nuovo, ha illustrato il suo progetto per il riordino delle autonomie locali cadorine. E' ripreso, dunque, venerdì 14 ottobre, nella sala della Magnifica Comunità il difficile percorso tecnico amministrativo per razionalizzare il numero dei Comuni in Cadore. Il percorso è ripreso su iniziativa dell'Assessore alla programmazione della Regione Veneto, Francesco Calzavara, di Francesco De Bettin presidente della DBA Group e del sindaco del Borgo Valbelluna Stefano Cesa, stimolati dal sindaco di Pieve che ha moderato l'incontro. Il discorso è ripreso da zero, overossia partendo dalle indicazioni fornite dall'Assessore Calzavara e da De Bettin presidente della DBA Group dopo l'interruzione dell'iter amministrativo che era stato deciso nel corso del Consiglio Comunale tenutosi sempre in Magnifica, nell'estate del 2015, presieduto dal sindaco di Pieve Maria Antonia Ciotti, ma che dopo l'incontro unitario cadde nel vuoto a causa degli interessi contrastanti di alcuni consiglieri e sindaci di allora, che dal dibattito seguito alle proposte sul tappeto, è emerso che sono sempre gli stessi. E' toccato all'Assessore Calazavara aprire l'incontro fornendo i dati in suo possesso sulla situazione del Cadore: “I dati in mio possesso dicono che in tanti Comuni del Cadore ci sono dei problemi per erogare i servizi con uno standard accettabile. Credo che per iniziare un percorso che porti ad una proposta regionale questo deve essere condiviso, che parta dai cittadini e porti alla fusione. Questo incontro” ha aggiunto,” è importante perché si svolge su un territorio notoriamente contrario alle fusioni, perché la maggioranza dei Comuni non vuole perdere la sua identità. Se questo è il sentimento è comprensibile e quanto stiamo facendo vuole ottenere che ogni municipio conservi la sua identità, ma che venga amministrato in un altro modo. Una cosa è la bandiera con il vigile e un'altra cosa la gestione dei servizi e la loro amministrazione. Tra poco presenteremo in consiglio un piano di riordino territoriale, sviluppando i vari aspetti tra i quali le unioni. Per chi aderirà saranno previste maggiori risorse”. Sulla stessa linea – o quasi- è intervenuto De Bettin, con un suo progetto, secondo il quale il Cadore è in una brutta situazione, prevalentemente causata dal fatto che è come un condominio gestito da 22 amministratori che ognuno va in una direzione differente perché non è distinta la funzione pubblica da quella amministrativa. Un Cadore unito potrebbe diventare il secondo Comune della Provincia di Belluno e rappresentare le esigenze delle Terre Alto molto meglio di adesso. E' quindi i

giovedì 20 ottobre 2022



 GELATO n the road: dalla MIG - Longarone un nuovo primato europeo per il Gelato

artigianale. Arriva il primo cammino europeo dedicato ad un alimento. E come per la giornata europea sarà Gelato dedicato al Gelato artigianale. Per il presidente Bellati “Un progetto da tre milioni di euro per un itinerario con centro in Longarone”. “Possiamo dire che Longarone Fiere ha fatto bingo – commenta il Presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati – perché se pensiamo che oggi nel 2022 abbiamo vinto questo importantissimo progetto, approvato e finanziato dalla Commissione Europea, un itinerario riconosciuto dall';Ufficio di Venezia del Consiglio d';Europa, che ha come obiettivo anche quello di riconoscere questi itinerari importantissimi, che trascinano attività, attirano cultura e movimentano persone e merci… Ebbene 10 anni fa Longarone Fiere ispirò quella che oggi chiamiamo la Giornata europea del gelato artigianale – 24 marzo – un grande movimento d&#39;opinione, ma anche politico, che coinvolse tutto il Parlamento europeo. Il quale votò a grande maggioranza per questa Giornata europea del gelato con un risultato importantissimo per la nostra fiera a cui viene riconosciuto, come la città Longarone, di essere la fiera del gelato, la città del gelato. Quindi dopo dieci anni siamo felici di questo ulteriore riconoscimento che porta Longarone, la fiera di Longarone, le Dolomiti, la Provincia di Belluno, al centro del mondo in un settore così importante come quello del gelato”. Il progetto si chiama “GELATO n the road” e ha puntato sul gelato artigianale come prodotto turistico di consumo da promuovere, ma anche per promuovere la conoscenza dell'artigianato in tutta Europa. Il gelato è stato riconosciuto nel 2012 dal Parlamento europeo, e dall’allora presidente Antonio Tajani, come eccezionale. Oggi il gelato artigianale è ancora l&#39;unico alimento ad avere una giornata europea dedicata (Gelato Day), che dal 2013 si celebra ogni anno il 24 marzo. Il gelato artigianale rappresenta l';eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare. Essendo orientato alla salute, il Gelato è ottenuto con metodi tradizionali per ridurre l'uso di materie plastiche e abbracciare un modello di sviluppo di Green Economy, volto a limitare l';uso della plastica e dei rifiuti. Inoltre, il gelato artigianale sostiene l'iniziativa del km 0, che valorizza i prodotti agroalimentari di ogni singolo Stato membro, ottenendo un grande riscontro da parte dei consumatori. Ed ecco allora per tutto il mondo del Gelato artigianale un gradissimo successo. “Longarone Fiere –capofila del progetto – ha presentato un progetto alla Commissione Europea: GELATO n the road, praticamente l'itinerario del gelato – continua Bellati. È un grandissimo successo, perché è un progetto vinto da tre milioni di euro che vuole creare, con centro in Longarone, un itinerario che parte dalla Georgia, passa attraverso la Bulgaria, la Serbia, la Croazia. In ognuno di questi paesi è un partner, o più partner. Arriva poi fino alla Slovenia, l';Italia, risale verso l'Austria, la Germania, la Polonia e poi torna verso la zona più occidentale che è quella del Belgio, Lussemburgo per scendere giù fino alla Spagna. Quindi un percorso lunghissimo, che per Longarone è importante, perché è al centro di questo percorso. il gelato è il simbolo della città di Longarone. MIG è la fiera più importante che ha Longarone Fiere Longarone, da più di 62 anni ormai. Quindi è la più antica fiera del mondo che riguarda il gelato. Ma questo è anche un altro record, perché questo è il primo itinerario che si basa su un prodotto food, su un alimento. Fra le altre cose, è riconosciuto anche dall'Ufficio di Venezia del Consiglio d'Europa. Quindi si tratta di un itinerario che ha l&#39;obiettivo non solo di portare turismo, di portare business, ma che vuole anche confrontare le varie capacità di tutti questi territori attraversati di produrre il gelato artigianale, il gelato di qualità, e portare tutte queste esperienze di tutte le imprese del settore a Longarone Fiere, quando si celebra appunto la Mostra Internazionale del Gelato. È la dimostrazione di come i progetti europei siano importanti per una fiera molto internazionalizzata com'è la fiera del gelato, ma in generale la fiera di Longarone Dolomiti. Raggiunge in questo modo ancora di più l'obiettivo di essere l'unica fiera veramente di montagna di tutta Europa, che si presenta a tutti grazie ad un progetto innovativo, a un progetto che mette insieme più di 10 Paesi dell'Unione Europea su questo percorso stupendo che si chiamerà appunto l&#39;itinerario del gelato”. E se come dicevamo, capofila del progetto è Longarone Fiere Dolomiti, tanti sono i partner che cammineranno insieme lungo le rotte designate: Venetian Cluster (Italia), Ita-Bel Chamber of Commerce (Belgio), AGRIFOOD PARTNERSHIP OF WESTERN GREECE (Grecia), Women Business Council of Georgia (Georgia), Uniteis e.V. (Germania), la Camera CCIL (Lussemburgo), Belgrade Chamber of Commerce and Industry (Serbia), Regional Development Agency (Slovenia), ISTRIAN Ecomuseo di Dignano (Croazia), ETRI (Austria), Cloud Computing Business Association of Catalonia (Spagna), RRDA (Polonia),Chamber of Commerce and Industry Vratsa (Bulgaria), Dom Spain (Spagna).

Longarone, 20 ottobre 2022

giovedì 13 ottobre 2022

Al via la campagna vaccinale antinfluenzale


La campagna vaccinale antinfluenzale prenderà il via in Ulss Dolomiti, come nel resto del Veneto il 17 ottobre. Nei prossimi giorni, infatti, l’Ulss Dolomiti riceverà circa 40 mila dosi di vaccino antinfluenzale per condurre la campagna di immunizzazione 2022-2023. L’operatività avrà inizio lunedì 17 ottobre con la vaccinazione dei sindaci e di altre autorità del territorio che svolgeranno il ruolo di testimonial. Oggi la Direzione aziendale ha incontrato i rappresentanti dei Medici di medicina generale concordando la principali linee di lavoro.

In sintesi:• i Medici di medicina Generale avranno il ruolo di protagonisti dell’offerta vaccinale antinfluenzale ai loro assistiti destinatari della campagna, con particolare riferimento alle persone over 60, con patologie croniche o addetti ai servizi di rilievo istituzionale e sociale e agli ospiti dei Centri di Servizio. In occasione della vaccinazione antinfluenzale i Medici di famiglia potranno co-somministrare la quarta dose di vaccino covid;

• il Dipartimento di Prevenzione proseguirà nei Centri Vaccinali di Popolazione la somministrazione dei booster covid, proponendo nel contempo la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale.

Questa azione combinata ha l’obiettivo principale di ridurre la frequenza e la casistica grave delle due principali malattie respiratorie che certamente caratterizzeranno la stagione fredda.A seguire i prossimi appuntamenti della campagna vaccinale anti covid quarta dose prenotabile dal sito www.aulss1.veneto.it :martedì 11 ottobre 2022

CVP SALCE - Via col di

Salce 5/A 16:30/17:30   

prenotazioni dal sito

www.aulss1.veneto.it per second Booster e accesso libero


giovedì 13 ottobre 2022 

FELTRE Centro Prelievi 15:00/17:00 prenotazioni dal sito

www.aulss1.veneto.it per second Booster e accesso libero

CVP SALCE - Via col di Salce 5/A 09:30/12:30 

prenotazioni dal sito www.aulss1.veneto.it per second

Booster e accesso libero


venerdì 14 ottobre 2022

CVP SALCE - Via col di Salce 5/A 11:30/12:30


prenotazioni dal sito www.aulss1.veneto.it per second

Booster e accesso libero


FELTRE Centro Prelievi 15:00/17:00


prenotazioni dal sito

www.aulss1.veneto.it per second

Booster e accesso libero lunedì 17 ottobre 2022


Tai di Cadore - Piazzale Dolomiti 9:30/10:30

prenotazioni dal sito www.aulss1.veneto.it 

Per second Booster e accesso libero

martedì 18 ottobre 2022 Santo Stefano 17 -18.30

prenotazioni dal sito

www.aulss1.veneto.it per second

Booster e accesso libero

AGORDO- Piazzale

tamonich 12:00/13:00


prenotazioni dal sito

www.aulss1.veneto.it per second

Booster e accesso libero


venerdì 21

ottobre 2022


CVP SALCE - Via col di

Salce 5/A 11:30/12:30


prenotazioni dal sito

www.aulss1.veneto.it per second

Booster e accesso libero


FELTRE Centro Prelievi 15:00/17:00 prenotazioni dal sito

www.aulss1.veneto.it per second

Booster e accesso libero


«I dati che provengono dalle aree dell’emisfero australe già interessate dalla circolazione virale

influenzale attestano una particolare vivacità epidemiologica legata a due fattori principali:

l’affievolimento delle iniziative di contrasto del covid (mascherine, distanziamento sociale etc);

casistica ridotta dell’influenza nei due anni precedenti con conseguente minore attivazione del

sistema immunitario contro il virus dell’influenza» osserva Sandro Cinquetti Direttore del

Dipartimento di Prevenzione, «questo fa ritenere fortemente probabile un comportamento

analogo del virus dell’influenza nei nostri territori da novembre a febbraio con assoluta

necessità di proteggere soprattutto le persone anziane e fragili da questo ulteriore rischio

infettivo, impegnativo dopo oltre due anni di pesante circolazione virale covid».

«Sono particolarmente soddisfatto dello spirito collaborativo con il quale i medici di famiglia

hanno confermato il loro impegno nella campagna vaccinale antinfluenzale che oggi abbiamo

loro presentato» rileva Alessio Gioffredi Direttore del Distretto socio sanitario di Belluno «si

tratta di professionisti chiamati ad assistere numeri importanti di pazienti alcuni dei quali molto

impegnativi. Siamo certi che questo ulteriore sforzo organizzativo dei prossimi due mesi si

tradurrà in una riduzione degli accessi ambulatoriali dei singoli medici e del carico ospedaliero

per patologia respiratorie. Abbiamo invitato i medici di famiglia a farsi promotori di iniziative

attraverso il counselling e l’iniziativa assicurando da parte loro la massima accessibilità

dell’utente rispetto alla loro operatività».


Belluno, 12 ottobre 2022 

martedì 11 ottobre 2022

 


La Regione Veneto si candida a Regione europea dello Sport 2024

Martedì 11 ottobre l’assessore allo Sport della Regione del Veneto Cristiano Corazzari

interverrà al convegno &quot;La candidatura di Regione Veneto a Regione europea dello sport

2024. Sport e montagna: le opportunità delle Olimpiadi e Paraolimpiadi” nell’ambito della

Convention Dolomiti Sport 2022 alle 14 al Padiglione C di Longarone Fiere Dolomiti, a

Longarone (BL). Il convegno sarà l’occasione per lanciare la candidatura della Regione del

Veneto a Capitale Europea dello Sport 2024.

Entusiasta il Presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati. Quest’anno la Fiera

presenta una grande novità. Insieme a Dolomiti HoReCa e Dolomiti Show, dal 10 al 12 ottobre,

ospiterà anche la Dolomiti Sport Convention. “il primo intento, insieme con la Regione, è quello di

lanciare la candidatura della Regione del Veneto a Regione europea dello sport del 2024.

Secondo, è sicuramente la promozione del 2026. Un momento importantissimo per via delle

Olimpiadi, che verranno però ricordate come appuntamento importantissimo insieme con

tantissimi soggetti”. Grande attesa quindi per il convegno di martedì 11 ottobre dove, a partire

dalle ore 14, si terrà un evento di grande confronto con tutte quelle realtà che rappresentano il

mondo sportivo europeo, italiano e regionale, a partire dai suoi valori fondanti e più importanti.

Numerose le Istituzioni e le autorità attese per questo grande lancio. Ad accompagnare, infatti,

l’intervento dell’Assessore regionale Cristiano Corazzari, ci saranno l’Europarlamentare Rosanna

Conte, il Presidente del Coni Veneto, Dino Ponchio, il Comitato Paralimpico Veneto, il Presidente

della Provincia di Belluno, Roberto Padrin e molti altri. Importanti e autorevoli anche gli

approfondimenti che accompagneranno la presentazione di questa candidatura. In primis con

l’intervento del Presidente di Aces Europa, Gian Francesco Lupatelli che spiegherà in cosa consiste

la straordinaria azione dell’Associazione nella promozione dello sport a livello europeo.

Confermato l’intervento anche dell’Assessore allo sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca,

che racconterà l’esperienza della sua Regione quale Regione europea dello Sport 2022, tra

aspettative e risultati conseguiti. Ma anche il Comune di Treviso quale Città europea dello sport

2022. E i Comuni veneti, Città europee dello sport 2023. E ancora la Fondazione Cortina con il

Presidente Stefano Longo. E le testimonianze dell’importanza del lavora con lo sport per la

sostenibilità e l’inclusività. Con Giorgio Galotti di Fondazione Ecosistemi e le esperienze con la

disabilità della polisportiva Terraglio e l’Associazione Retina Veneto.

Longarone, 7 ottobre 2022


Per informazioni e per richiedere l’ingresso alla fiera all’evento si prega di contattare la segreteria:


Segreteria Dolomiti Sport

Tel. +39 0437 577 512

cristinabenvegnu@longaronefiere.it