12 novembre Vico Calabrò a Valle di Cadore
VALLE DI CADORE
Perché la mostra di San Martino a Valle? “ Mi hanno chiesto di fare qualcosa a Valle per San Martino. Tempo fa avevo promesso una mostra per San Martino. Così l'ho portata. Considerato che l'avevo già pronta, ho portato a Valle i cartoni e i progetti delle vetrate che ho realizzaate su commissione delll'allora direttore generale dell'ospedale di San Martino di Belluno, Lino del Favero, che è di Valle. Le 8 formelle esposte sono state realizzate in vetrofusione e grisaglia dal laboratorio delle Fusine di Malo. Sono state inaugurate il 10 novembre 2001 con la presentazione di Gabriele Carniel. La vetrata è composta da 16 episodi della vita di San Martino. A Valle sono state esposte: 1la nascita di San Martino a Sabaria, in Pannonia. 2 La conversione della madre l'ostinato padre che rimane pagano. 3 Nel 360 Viene ordinato sacerdote ad Amiens. 4 Poiché i cristiani di Tours lo cercano per nominarlo vescovo, si rifugia nel bosco ma le oche guidano i fedeli al nascondiglio.5 Il vescovo Martino fonda a Marmoutier un centro di formazione clericale. 6 Alcuni suoi miracoli come la resurrezione di un bambino, calma le acque del mare e atri. 7 Muore l8 novembre 397 a Candes su un letto di cenere mentre cantano gli uccelli. 8 Tra le città di Candes e Tour scoppia un diverbio per avere la sepoltura del vescovo. Gli abitanti di Tour rubano la sua salma e lo gettano nella Loira da una finestra perché il fiume la trasporti. Le esequie si ebbero l' 11 novembre. Alla mostra di Valle oltre alle opere di Vico sono esposti anche i lavori dei ragazzi, come descritto nel pezzo che ti ho mandato ieri. VITTORE
12 NOVEMBRE SAN MARTINO
Inaugurata da Vico Calabrò, ieri a Valle di Cadore, la mostra che racconta la storia di San Martino attraverso i bozzetti dei vetri che sono stati realizzati per la vetrata dell'ospedale San Martino di Belluno . Valle e Vigo di Cadore, come Belluno, venerdì 11 ha festeggiato la figura di San Martino. Oltre alla celebrazione religiosa, la Pro Loco di Valle con la collaborazione dell'amministrazione comunale, ha organizzato dello spazio del polifunzionale un mercatino di prodotti locali e grazie alla presenza del pittore Vico Calabrò, un laboratorio al quale hanno partecipato un gruppo di bambini del paese. “E' stata una esperienza straordinaria, ha affermato l'artista,”perché un'esperienza di questo tipo di solito si esaurisce in una quarantina di minuti, dopo di che l'attenzione cala e bisogna smettere. Invece, con questi bambini il laboratorio è durato oltre 3 ore, perché abbiamo lavorato con una tecnica pittorica nuova, utilizzando <tempera al latte> una tecnica innovativa che ci ha consentito di realizzare le opere esposte alla Pro Loco a completamente di quelle che ho portato da Belluno e che sono i cartoni e i progetti delle vetrate realizzate all'Ospedale San Martino di Belluno, volute da Angelo Lino Del Favero quand'era direttore della Ulss. Considerato che lui è originario di Valle, ho pensato di portare quei lavori a Valle – dove si festeggia San Martino-con lo scopo di valorizzare e far conoscere quelle opere e ispirare il lavoro dei bambini che hanno partecipato al laboratorio di venerdì. Così”,ha aggiunto Calabrò, oggi insieme ai miei cartoni sono esposte anche le opere realizzate dai pittori in erba”. L'inaugurazione della mostra è avvenuta alla presenza non solo di Marianna Hofer sindaco di Valle, della presidente della Pro Loco Patricia Pivirotto, ma anche di Vico Calabrò e della professoressa Simonetta Cini, autrice tra l'altro di un libro sulla storia della chiesa di San Martino oggi introvabile. Erano presenti anche numerose persone di cultura che collaborano con l'associazione. Durante l'intervento della Pivirotto, è emerso che la prossima primvera a Valle ci sarà un'altra novità a sorpresa, sempre da parte di Calabrò. “Trovare a Valle Vico Calabrò”, ha affermato il sindaco Hofer chiudendo la presentazione “è stata una sorpresa quanto mai gradita perché ha valorizzato ancora di più l'importanza della giornata di San Martino, proprio nei giorni che stiamo gioiendo per aver trovata la roccia sulla quale salvare la chiesa a lui dedicata. Devo anche dire” ha aggiunto,” che la saletta della Pro Loco anche se non grande sta diventand sempre più importante grazie al lavoro sia della dirigenza della Pro Loco, sia perchè attorno a essa c'è un gruppo importante di volontari che non posso fare altro che ringraziare perché l'amministrazione non sarebbe in grado di gestire”. VITTORE DORO



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