lunedì 24 ottobre 2022

Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?”



Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?” Le Montagne di vetro di Dino Buzzati sono state le protagoniste di una recita fantastica che l'attore Sandro Buzzatti (nessuna parentela con lo scrittore) e il musicista Nelso Salton, hanno tenuto sabato 22 ottobre nell'auditorium Cos.Mo. L'opera di Buzzati è stata al centro della mobilitazione per la Malattia Mentale. 



”Una malattia“, ha spiegato il sindaco di Pieve di Cadore Giuseppe Casagrande aprendo lo spettacolo promosso dalla Cooperativa Itaca, dall’Associazione Momentaneamente Assenti, e dallo stesso Comune di Pieve,“che non può interessare soltanto i malati e i loro familiari, ma deve richiamare l’attenzione dell’intera società per raccontare esperienze e per sentire quali sono i bisogni di questi malati”. Lo spettacolo che ha avuto per protagonista l’amore per le montagne di Dino Buzzati è stato reso attuale dal duetto Buzzatti e Salton, ha voluto essere anche un’occasione per ricordare il grande scrittore Dino Buzzati a cinquant’anni dalla morte. Il testo dello spettacolo è stato tratto da uno degli scritti più belli tra quelli che lo scrittore bellunese ha dedicato alle Dolomiti:. All'inizio dello <spettacolo>, prima di entrare con la mente e lo spirito nel mondo buzzatiano, gli spettatori più anziani hanno immaginato di vedere le montagne, le Dolomiti, ancora con gli occhi e la mente di Dino, il mitico giornalista e descrittore che nella loro gioventù avevano imparato a seguire a zonzo per le crode illustrate con precisione quasi maniacale dall'autore. Per tutti comunque, grazie all'abilità del recitante- molto di più che semplice lettore- le MonTagne di vetro sono state un'autentica scoperta e che per chi lo aveva conosciuto di persona o dagli scritti, è stato un importante ripasso. Pochi sapevano che Buzzati riuscisse ad illustrare fatti tragici, come la morte di Tita Piaz, con tanto sentimento o che avesse tanto rispetto della vita umana, spesso mimetizzata sotto una scorza d'indifferenza, dalla quale però traspariva il rimprovero verso chi un rispettava l'essere umano vivo o morto, come nel caso dell'aviatore americano abbandonato dai suoi superiori per mesi appeso ad una corda sulla croda dov'era deceduto. Sentimenti aumentati dai commenti musicali del contrabasso di Salton. Quello che un italiano medio non può sapere è che nella Val Belluna vi sono dei paesaggi incredibili da immaginare. Paesaggi talmente orridi, quanto romantici: Montagne non belle esteticamente, ma ugualmente monumenti della natura. La cosa strana di Buzzati è che il reale non esclude il fantastico, sono inseparabili. Il suo modo di vedere le montagne e di ritradurle in un significato nuovo è suo pregio. Fuori Belluno, le crode sembrano spuntare dai prati. La Val Belluna e i suoi dintorni non sono belli, ma Buzzati se ne serve per il loro senso di mistero: possiedono meandri, luoghi veramente abbandonati non da Dio, ma dagli uomini, ma tali da far rileggere non solo questo libro, ma molti altri compresi gli articoli degli anni subito seguenti l'inizio del secondo dopoguerra. Un pomeriggio che senza tanto clamore ha riportato a galla i problemi irrisolti delle malattie mentali, da troppo tempo messi nell'angolo. Buzzati è un testimone fortemente influenzato dalla sua passione, dove i monti assumono carattere di metafora sul significato della vita e della morte, alle tragedie dell’alpinismo. E' un testimone fortemente influenzato dalla sua passione, dove i monti assumono carattere di metafora sul significato della vita e della morte. Dopo “Le montagne di vetro”.

La rassegna e la mostra fotografica si concluderanno, sempre in auditorium Cos-Mo. sabato 29 ottobre alle ore 17 con uno spettacolo messo in scena dall’Associazione Aitsam e curato dal Gruppo “Il Gabbiano”,
dalla Cooperativa Itaca, dall’Associazione Momentaneamente Assenti, e dallo stesso Comune di Pieve. VITTORE DORO

Negli articoli e nei racconti, introdotti e commentati da Enrico Camanni, si scopr


Nessun commento:

Posta un commento