venerdì 18 novembre 2022

 


12 novembre Vico Calabrò a  Valle di Cadore

VALLE DI CADORE

Perché la mostra di San Martino a Valle? “ Mi hanno chiesto di fare qualcosa a Valle per San Martino. Tempo fa avevo promesso una mostra per San Martino. Così l'ho portata. Considerato che l'avevo già pronta, ho portato a Valle i cartoni e i progetti delle vetrate che ho realizzaate su commissione delll'allora direttore generale dell'ospedale di San Martino di Belluno, Lino del Favero, che è di Valle. Le 8 formelle esposte sono state realizzate in vetrofusione e grisaglia dal laboratorio delle Fusine di Malo. Sono state inaugurate il 10 novembre 2001 con la presentazione di Gabriele Carniel. La vetrata è composta da 16 episodi della vita di San Martino. A Valle sono state esposte: 1la nascita di San Martino a Sabaria, in Pannonia. 2 La conversione della madre l'ostinato padre che rimane pagano. 3 Nel 360 Viene ordinato sacerdote ad Amiens. 4 Poiché i cristiani di Tours lo cercano per nominarlo vescovo, si rifugia nel bosco ma le oche guidano i fedeli al nascondiglio.5 Il vescovo Martino fonda a Marmoutier un centro di formazione clericale. 6 Alcuni suoi miracoli come la resurrezione di un bambino, calma le acque del mare e atri. 7 Muore l8 novembre 397 a Candes su un letto di cenere mentre cantano gli uccelli. 8 Tra le città di Candes e Tour scoppia un diverbio per avere la sepoltura del vescovo. Gli abitanti di Tour rubano la sua salma e lo gettano nella Loira da una finestra perché il fiume la trasporti. Le esequie si ebbero l' 11 novembre. Alla mostra di Valle oltre alle opere di Vico sono esposti anche i lavori dei ragazzi, come descritto nel pezzo che ti ho mandato ieri. VITTORE


12 NOVEMBRE SAN MARTINO


Inaugurata da Vico Calabrò, ieri a Valle di Cadore, la mostra che racconta la storia di San Martino attraverso i bozzetti dei vetri che sono stati realizzati per la vetrata dell'ospedale San Martino di Belluno . Valle e Vigo di Cadore, come Belluno, venerdì 11 ha festeggiato la figura di San Martino. Oltre alla celebrazione religiosa, la Pro Loco di Valle con la collaborazione dell'amministrazione comunale, ha organizzato dello spazio del polifunzionale un mercatino di prodotti locali e grazie alla presenza del pittore Vico Calabrò, un laboratorio al quale hanno partecipato un gruppo di bambini del paese. “E' stata una esperienza straordinaria, ha affermato l'artista,”perché un'esperienza di questo tipo di solito si esaurisce in una quarantina di minuti, dopo di che l'attenzione cala e bisogna smettere. Invece, con questi bambini il laboratorio è durato oltre 3 ore, perché abbiamo lavorato con una tecnica pittorica nuova, utilizzando <tempera al latte> una tecnica innovativa che ci ha consentito di realizzare le opere esposte alla Pro Loco a completamente di quelle che ho portato da Belluno e che sono i cartoni e i progetti delle vetrate realizzate all'Ospedale San Martino di Belluno, volute da Angelo Lino Del Favero quand'era direttore della Ulss. Considerato che lui è originario di Valle, ho pensato di portare quei lavori a Valle – dove si festeggia San Martino-con lo scopo di valorizzare e far conoscere quelle opere e ispirare il lavoro dei bambini che hanno partecipato al laboratorio di venerdì. Così”,ha aggiunto Calabrò, oggi insieme ai miei cartoni sono esposte anche le opere realizzate dai pittori in erba”. L'inaugurazione della mostra è avvenuta alla presenza non solo di Marianna Hofer sindaco di Valle, della presidente della Pro Loco Patricia Pivirotto, ma anche di Vico Calabrò e della professoressa Simonetta Cini, autrice tra l'altro di un libro sulla storia della chiesa di San Martino oggi introvabile. Erano presenti anche numerose persone di cultura che collaborano con l'associazione. Durante l'intervento della Pivirotto, è emerso che la prossima primvera a Valle ci sarà un'altra novità a sorpresa, sempre da parte di Calabrò. “Trovare a Valle Vico Calabrò”, ha affermato il sindaco Hofer chiudendo la presentazione “è stata una sorpresa quanto mai gradita perché ha valorizzato ancora di più l'importanza della giornata di San Martino, proprio nei giorni che stiamo gioiendo per aver trovata la roccia sulla quale salvare la chiesa a lui dedicata. Devo anche dire” ha aggiunto,” che la saletta della Pro Loco anche se non grande sta diventand sempre più importante grazie al lavoro sia della dirigenza della Pro Loco, sia perchè attorno a essa c'è un gruppo importante di volontari che non posso fare altro che ringraziare perché l'amministrazione non sarebbe in grado di gestire”. VITTORE DORO




 

                                                IL GRAN CAFFE' TIZIANO COM'ERA

PIEVE DI CADORE

Due lettere di cittadini esasperati per la chiusura prolungata del Gran Caffè Tiziano hanno riportato alla luce il problema di questo locale e il danno sociale ed economico che la mancanza delle sue luci da Piazza Tiziano “salotto buono” di Pieve di Cadore stanno creando a tutti i cadorini. Nel fratempo ancora nessuna novità per quanto concerne lo storico locale chiuso ormai dal 9 novembre 2017. Le ultime notizie ufficiali sono ormai quelle pronunciate dal presidente della Magnifica Comunità Renzo Bortolot durante la presentazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2021-2023.

La Magnifica Comunità ha tutte le intenzioni di riaprire il Gran Caffè Tiziano”, ha affermato Renzo Bortolot, durante le comunicazioni al termine della discussione sul bilancio di previsione dell’ente per l’esercizio 2021-2023. “Nella situazione attuale”, ha aggiunto, “dopo il bando emesso nel 2019 al quale nessuno ha partecipato e la crisi da Covid che stiamo ancora vivendo, è difficile parlare di riapertura. Devo però confermare la volontà della Magnifica di riaprire il caffè non appena ci saranno le condizioni. In questo periodo, come avete potuto notare anche dal bilancio di previsione per il prossimo triennio, la persistente chiusura del locale rappresenta una ingente perdita per l'ente. Rimane però il fatto che la soluzione di riaprire lo storico Caffè Tiziano, non sarebbe un vantaggio solo per la Magnifica, ma anche per il centro storico di Pieve e per l'intero Cadore”. Il Gran Caffè Tiziano è stato chiuso definitivamente il 9 novembre 2017 a conclusione di una vicenda giudiziaria. In questi anni, a parte il periodo delle feste natalizie del 2019-2020, nelle quali il locale è stato gestito dalla Pro Loco Tiziano, tutti i tentativi sono andati a vuoto e nessuna azienda si è fatta avanti per riaprire l'attività. O meglio, all'inizio del 2019 c'è stata una cordata interessata a riaprire il locale, ma nonostante un accordo quasi raggiunto, tutto è sfumato e nel mesi successivi, quando ormai era palese che non ci sarebbe stata la riapertura, la Magnifica si è vista costretta a pubblicare un bando per la ricerca di un'azienda in grado di gestire la struttura, andato a vuoto. Da allora i locali sono utilizzati solo per eventi culturali. Ma perché il Caffè Tiziano è tanto importante per il Cadore? “Si tratta di un locale storico risalente all’ottocento, tra i più importanti di tutto il Veneto” afferma il presidente Bortolot, “per questo motivo ci prenderemo il tempo necessario per individuare la migliore soluzione. Durante gli scorsi anni, certi di risolvere il problema in tempi celeri, avevamo promosso una manifestazione d’interesse attraverso un apposito bando al quale aveva risposto un solo soggetto. Cercheremo ancora, senza fretta e per questo mi sento di dire che il Gran Caffè Tiziano non riaprirà in tempi celeri. Nel frattempo la Magnifica si impegnerà ad utilizzare quegli spazi per iniziative in grado di coinvolgere la collettività. Siamo consapevoli del fatto che il Gran Caffè Tiziano rappresenti un punto di riferimento per la comunità cadorina, non solo di Pieve, e tale dovrà tornare ad essere dopo questa lunga chiusura, dovuta in parte anche al Covid”. VITTORE DORO





 62. MIG – Mostra Internazionale del Gelato Artigianale



La dolcezza e il sapere artigiano in Fiera a Longarone: torna la Mig, Mostra Internazionale del Gelato: Quattro giorni di esposizione, convegni e concorsi.

Il gelato artigianale si dà appuntamento a Longarone Fiere Dolomiti. Torna il più tradizionale ed atteso evento dedicato esclusivamente al dolce freddo: la Mig - Mostra Internazionale del Gelato - celebra quest’anno l’edizione numero 62 con quattro giornate di fiera (dal 27 al 30 novembre), di cui la prima aperta al pubblico. In fiera saranno presenti oltre 130 marchi aziendali (da 12 regioni italiane e 11 Paesi esteri) con la conferma di leader internazionali in fatto di macchine, attrezzature, semilavorati, materie prime, arredamenti e accessori per la gelateria artigiana. Sul fronte operatori e gelatieri diverse delegazioni da tutta Europa, ma anche da molti altri Paesi. E per gli appassionati (ma anche per i golosi) sarà l’occasione di assaggiare i nuovi gusti proposti dalle Associazioni dei gelatieri, i prodotti che saranno lanciati nei prossimi mesi, o semplicemente il gelato classico, magari preparato con tecniche innovative, green, orientate alla sostenibilità ambientale ed energetica. Sarà proprio questo - l’attenzione all’ambiente e il contrasto al caro-bollette - uno dei temi più caldi della Mig 2022.

LE NOVITÀ

Non mancheranno le novità negli spazi espositivi di Longarone. Come l’ingresso a Mig della granita, “cugina" del gelato artigianale. L’area “Arcipelago Sicilia” proporrà le granite tipiche dell’isola, oltre a sensibilizzare sul climate change che sta portando il gelato di ghiaccio a latitudini finora mai esplorate. E poi, spazio al gelato terapeutico e officinale, con Maurizio Valguarnera, famoso ice-chef vegan palermitano.

LA TRADIZIONE

Grande spazio anche agli appuntamenti consolidati della Mig. Dalla Coppa d’Oro al concorso “Gelato a due”(in cui uno chef e un mastro gelatiere propongono un piatto e un dessert a base di gelato), dal premio Mastri Gelatieri allo stand di pasticceria e cioccolateria di Confartigianato, che proporrà ancora una volta numerose dimostrazioni e il concorso “Una Pralina in Gelateria”.

IL PROGRAMMA

Insomma, una Mig ricca e golosa. L’inaugurazione si terrà domenica 27 novembre alle 11.30. Per il taglio del nastro sarà presente anche il governatore del Veneto Luca Zaia. E proprio il Veneto avrà uno stand tutto suo, in cui sarà proposto il gelato insieme ai prodotti tipici, con le eccellenze regionali. Il programma nel dettaglio su www.mostradelgelato.com. VITTORE DORO

Longarone, 18 novembre 2022



giovedì 17 novembre 2022


 

PIEVE DI CADORE

ASPIRANTI CITTADINI, ASPIRANTI REPORTER”

Avvio delle attività didattico laboratoriale del progetto “Aspiranti cittadini, aspiranti reporter” sostenuto dal contributo della Fondazione Cariverona.

La Magnifica Comunità di Cadore, ente capofila di una rete di soggetti pubblici e privati, ha presentato un progetto per gli studenti delle scuole superiori del Cadore un percorso informativo, didattico ed esperienziale atto alla comprensione dell'ambiente locale a valere sul Bando Format 2022, indetto la scorsa primavera dalla Fondazione Cariverona per azioni che possano articolarsi in esperienze laboratoriali, percorsi di citizen science, ciclo di seminari ed eventi di discussione, confronto e in ogni altra tipologia di azione coerente con le finalità di sensibilizzazione.

Il progetto vede coinvolti sei istituti superiori del Cadore, chiamati a lavorare in gruppo per l’approfondimento della tematica ambientale. Hanno aderito circa una cinquantina di studenti che sono chiamati ad essere ambasciatori della sostenibilità ambientale e ad affrontare un’unica sfida che trasferirà loro conoscenze e competenze.

Le azioni nel dettaglio prevedono l’analisi storico territoriale e ambientale del Cadore con dei puntuali riferimenti al contesto alpino curati attraverso delle lezioni frontali di Matteo da Deppo; la formazione esperienziale dei ragazzi gestito da Metalogos; un laboratorio di sociologia visuale coordinato dalla Cooperativa Lassù e le visite presso delle ditte specializzate nelle attività di riciclo.

E’ con soddisfazione – afferma il Presidente Bortolot – che abbiamo ripreso l’attività didattica nelle scuole del Cadore, interrotta nel 2020 a causa della pandemia Covid 19. È sempre stato un nostro obiettivo perseguito negli anni, che ci ha portato a realizzare varie attività di approfondimento storico, archeologico, artistico e ora ambientale per poter trasmettere agli studenti di ogni ordine e grado delle competenze specifiche sul territorio cadorino”.


martedì 15 novembre 2022

 


CALALZO di CADORE. 

Domenica 6 Novembre 2022, l’Arca (Associazione ricreativa culturale anziani) di Calalzo compirà gli anni. Trent’anni di attività intensa, che ha interessato quasi oltre un migliaio di persone, non solo di Calalzo. Era il 1992 quando il sodalizio si è costituito e ha tenuto la sua prima assemblea La formalizzazione dello statuto si è però avuta solo nel 1993, ed è per questo che domenica i soci festeggeranno con una S. Messa dedicata ai soci defunti che sarà celebrata dal parroco don Simone Ballis nella chiesa di San Biagio. L’appuntamento è per le 9,30 nella parrocchiale. Al termine della funzione (alle ore 11), dal sagrato della chiesa partirà un pullman che porterà i soci a Jesolo, dove la presidenza ha organizzato un pranzo a base di pesce. I soci e i simpatizzanti dell’associazione che intendono partecipare alla festa e alla gita a Jesolo, sono invitati a iscriversi telefonando per tempo ai numeri 3939315767 oppure allo 3519357827. Il rientro a Calalzo è previsto alle ore 16. “Sono stati anni intensi”, racconta il presidente Mario Giacobbi,” nel corso dei quali l’Arca ha organizzato e organizza ancora oggi, di tutto: dalle feste di compleanno per i soci, alle gite anche impegnative, feste da ballo, tornei di biliardo, altri giochi e molte altre cose ancora. Grazie ad una partecipazione sempre molto numerosa abbiamo organizzato anche degli spettacoli teatrali che sono stati messi in scena nella vecchia sede di Calalzo. Dal momento della fondazione, per statuto, all’Arca potevano iscriversi solo pensionati. Da alcuni anni, da quando il sodalizio si è affiliato all’Aics di Belluno, lo statuto è cambiato ed ora non esiste limite di età. È un fatto positivo, perché il gruppo originario è invecchiato e non ha più la spinta propositiva dei primi anni. In qualche momento l’attività si limita a quella posibile in sede. Oltre al gruppo di soci calaltini, senz’altro il più consistente, continua Mario Giacobbi, oggi possiamo contare su numerosi iscritti provenienti dai paesi circostanti: Pieve, Domegge, Vallesella, Tai, Cibiana, Nebbiù e Lozzo”. VITTORE DORO

venerdì 4 novembre 2022


                   



ARREDAMONT 22 UN SUCCESSO


 Dopo il successo dei giorni scorsi della 44. Arredamont, la Mostra nazionale dell’arredare in

montagna, si prepara per uno strepitoso secondo weekend. Tra meravigliosi stand e ospiti

d’eccezione, non mancano gli approfondimenti tecnici. Iniziata lo scorso 29 ottobre, la storica

fiera bellunese è in programma fino al 6 novembre.

Ben al di sopra delle aspettative i primi giorni della 44a edizione di Arredamont dimostrando un

eccezionale trend positivo. Ancora per domani, venerdì 4 novembre, è prevista l’apertura feriale

dalle 14.00 alle 19.00, mentre per sabato e domenica si torna dalle 10.00 alle 19.00.

Oltre 10.000 i visitatori arrivati da tutta Italia e dall’estero che hanno potuto ammirare gli splendidi

allestimenti di questa Mostra nazionale dell’arredare in montagna. Ambienti e arredi che sanno

trasmettere il calore del legno, nuovo e vecchio, che interpretano in modo raffinato lo stile alpino,

ma che sanno anche interpretare e adattarsi ad un contesto moderno.

Continuano poi le dimostrazioni e gli approfondimenti negli stand. Dalla Consociazione Italiana

Tappezzieri Arredatori con eventi che vanno dalle tinture naturali alle antiche tecniche di

decorazione con Ennia Visentin, piuttosto che le arti applicate con la direttrice creativa del Fondo

Plastico e di Seta, Federica Preto. Con drappi ed arazzi, poltrone e sedute che incantano più che

mai. E passeggiando per le corsie della fiera capita di essere attratti, quasi catturati, dai ritmici

rintocchi dei colpi di martello e sgubia dei mascherai alpini che colpo dopo colpo danno alla luce

dei veri e propri capolavori.

Ma la casa e il viverci bene è fatto di tanti aspetti, anche dell’aria che vi respiriamo. Su questo ha

voluto regalarci qualche informazione importante Il Fabbro di Feltre con un convegno che si terrà

venerdì alle 15.00 nel centro congressi dal titolo “L&#39;importanza della qualità e salubrità dell'aria

negli ambienti indoor”. Con l’intervento di Riccardo Corazza della ditta Alpac, si parlerà del ruolo

fondamentale della ventilazione meccanica in fase di progettazione o riqualificazione di un edificio. Un convegno dall’alto valore formativo riconosciuto con due crediti (2 cfp) dal Collegio

dei Geometri e dall’Ordine dei Periti Industriali di Belluno. Mentre domenica pomeriggio, sempre alle 15 nella nuova sala congressi al primo piano, il Centro per la Formazione e la Sicurezza di Belluno parlerà degli impianti elettrici nel recupero degli edifici rurali con un esemplare case history di ruralità off-grid. Ad intervenire il professor Pierantonio Gris e il direttore Igor Triches che spiegherà anche in cosa consiste il Sistema Casa&amp;Territorio 4.0 della Scuola edile di Sedico. Ricordiamo, infine che per chi si fermerà a ricaricare l’auto alle nuove colonnine elettriche, installate sulla strada adiacente alla fiera, avrà diritto a due pass di ingresso gratuito e potrà visitare Arredamont, mentre attende di fare il pieno. Ulteriori informazioni e dettagli sul programma e le modalità di accesso alla manifestazione sul sito www.arredamont.it 

giovedì 3 novembre 2022

 



ARREDAMONT 2022


È stata inaugurata oggi, con il classico taglio del nastro la 44a edizione di Arredamont, la mostra nazionale dell’arredare in montagna. Presenti Bruno e Ornella Murer. Per loro “Quest’anno è un anno particolare, perché ricorre il centenario della nascita di nostro padre, Augusto Murer, e devo dire che grazie alla collaborazione stretta con la Regione del Veneto, la Provincia e il Comune di Belluno e la Fiera di Longarone siamo riusciti ad organizzare, seppur tra mille difficoltà, una grande serie di eventi”. Ad accompagnarli nel giro d’onore Silvia Cestaro, Consigliere della Regione del Veneto: “Devo dire che mi sento a casa. Girando tra gli stand si vede l’artigianalità, si vede innovazione, si vede l&#39;arte. Si vede il grande lavoro degli artigiani che c'è dietro ognuno di questi stand. Qualunque sia il tipo il lavoro che fanno: dal legno alla stoffa, dall’allestimento alle ceramiche fino al comparto del riscaldamento”. Un’edizione che si presenta speciale sotto numerosi aspetti. Non solo per la ricchezza e varietà di stand provenienti da diversi paesi, ma anche perché l’arte dell’arredo di montagna convola a dolci nozze con l’arte pittorica e plastica. Dal legno per arredare, al legno come materiale da forgiare in opera d’arte. Questa edizione di Arredamont nasce sotto la passione del legno nelle sue varie forme. Arredamont è un cantiere in continua evoluzione ed accoglie proposte che non provengono solo dalle Dolomiti e dalla montagna veneta. Le esperienze, le tradizioni, i materiali di tutte le regioni dell’arco alpino sono gli elementi sui quali si focalizza l’interesse di un pubblico che guarda con attenzione all’arredamento e agli aspetti costruttivi oltre che agli spazi esterni della casa. Dopo l’inaugurazione la cerimonia di presentazione. A far da padrone di casa il presidente della Fiera, Gian Angelo Bellati. “Arredamont è una delle fiere più importanti della nostra fiera di montagna. Una fiera piccola, ma molto importante che presenta, appunto anche quest'anno una ricchissima offerta: ci sono 167 imprese, 224 marchi rappresentati che vengono da più di 10 regioni italiane e più di 7 paesi europei e dell'estero. Anche quest'anno quindi questa è una fiera partecipatissima. Finalmente sembra che siamo fuori da quello che è stato covid che ha portato un problema grandissimo a tutte le fiere di tutto il mondo. Perché è stato il settore più colpito dalla pandemia con cali del fatturato anche fino al 100%. Adesso stiamo quindi ripartendo, le prospettive sono ottime e anche quest'anno ci saranno tantissime iniziative interessanti che vanno dalle grandi capacità che ha il nostro mondo di creare con l&#39;artigianato dei prodotti stupendi, che si avvicinano quasi a dei prodotti artistici. Tanto che abbiamo compresente anche Arte in Fiera Dolomiti, quindi un grande esempio di manifestazione che vuole anche promuovere la cultura del territorio del bellunese”. Per il presidente della Provincia e sindaco di Longarone Roberto Padrin “Penso che ormai Arredamont sia diventata il nostro cavallo di battaglia e la fiera più importante nel panorama di Longarone fiere. Questo grazie a un grande lavoro che Longarone fiere ha fatto, ma soprattutto alle nostre aziende che credono ancora fortemente in questa occasione di incontro con il grande pubblico. È un grande grazie che va sicuramente a loro, che sono la nostra forza, che negli anni hanno continuato a credere in Longarone Fiere e hanno portato a casa anche dei risultati significativi, e questo testimonia anche le presenze di queste edizioni. Le auguro veramente che ora il pubblico risponda alla grande. È una fiera che negli anni si è sempre più specializzata proprio cercando di concentrare l'attenzione sull’arredamento di montagna, che è una peculiarità nostra e che conferma il ruolo di Longarone quale fiera nazionale della montagna. Dobbiamo ribadire questo concetto in un momento estremamente importante dove la montagna soffre, ma la montagna bellunese forse soffre meno di altri e dobbiamo essere anche positivi da questo punto di vista”. Arredamont sarà aperta con orario 10-19, dal 29 ottobre al 6 novembre, tranne il 2, 3 e 4 novembre con orario ridotto 14-19 (info e dettagli su www.arredamont.it). Infine, per capire come Arredamont e il “suo”legno siano legati alla natura e al green deal: per chi si fermerà a ricaricare l’auto alle nuove colonnine elettriche, installate sulla strada adiacente alla fiera, avrà diritto a due pass di ingresso gratuito e potrà visitare Arredamont, mentre attende di fare il pieno.