PIEVE DI CADORE
Il ricordo di Michele Palatini è stato recentemente celebrato con grande intensità e affetto a Pieve di Cadore, nel salone della Magnifica Comunità di Cadore. L’evento, tenutosi l’11 luglio 2025, ha visto gli interventi di Bruno De Donà e Renzo Bortolot, che hanno tracciato un ritratto profondo e umano di questa figura storica impegnato per i diritti delle classi meno abbienti, con una visione democratica e libertaria. Michele Palatini era nato nel 1855 a Padova e morto nel 1914 a Belluno: avvocato, politico e filantropo, fu anche deputato del Regno d’Italia dal 1900 al 1904. “Nel programma dedicato ai 150 anni di storia della Magnifica ha affermato il Presidente Bortolot – una particolare attenzione è stata rivolta alla riscoperta di una serie di personalità, oggi poco note, che hanno lavorato per la valorizzazione e la crescita del nostro territorio” .L’intervento di Bruno De Donà ha messo in luce il profilo umano e professionale di Palatini, sottolineando il suo impegno disinteressato e privo di ambizioni personali. L’oratore nel suo intervento ha evidenziato sopratutto il suo ruolo nel progresso civile e morale del Cadore tanto importante in quei tempi. “Avvocato, politico, filantropo. Uno di quella cerchia di personalità che ha reso grande il Cadore. Sempre impegnato” ha affermato De Donà, “per i diritti delle classi meno abbienti, con una visione democratica e libertaria ancora oggi attuale. Ne è un esempio la sua attività in Parlamento dove presentò 2 progetti di legge e intervenne 19 volte in aula. Inoltre” ha aggiunto, Si distinse per la sua attenzione alle classi lavoratrici, in particolare agli operai dei boschi, esclusi dalla legge sugli infortuni del 1898”. Nel programma dedicato ai 150 anni di storia della Magnifica il Presidente Bortolot al ricevuto, donato da parte della Famiglia Palatini alla Magnifica Comunità, il ritratto di Michele Palatini realizzato dal pittore Edgardo Rossaro nei primi anni del Novecento. “L’opera il Presidente andrà ad arricchire la nostra preziosa raccolta che, grazie a una serie di acquisizioni avvenute nel corso degli ultimi cinque anni, sta diventando sempre più importante nell’auspicio che presto si possa finalmente riuscire a trovare una collocazione stabile e fruibile al pubblico”. VITTORE DORO

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