LA FAMIGLIA DI TIZIANO VECELLIO E' TORNATA A PIEVE DI CADORE
La Famiglia di Tiziano è tornata nella sua casa di Pieve di Cadore. E giovedì, si è presentata alla comunità. Ieri, infatti, è stata aperta la porta della casa natale di Tiziano, in via Arsenale a Pieve di Cadore per presentare la Mostra Dossier “La Madonna dei Vecellio Torna a casa”, che sarà a disposizione del pubblico dal sabato 2 luglio al 18 settembre 2022. La porta è stata aperta, anzi spalancata, dal presidente della Magnifica Comunità, Renzo Bortolot, accompagnato dai fautori di questo ritorno, Letizia Lonzi e Antonio Genova. E' stata proprio Letizia Lonzi che ha illustrato il perché sia stato scelto il nome del dossier che ha portato in Cadore “La Madonna dei Vecellio Torna a casa”. “E' stato scelto quel titolo” ha spiegato, “perché a una maestra che aveva accompagnato la sua scolaresca a visitare la casa natale del pittore, il giorno dopo un bambino aveva detto: “Siamo andati a Casa di Tiziano ma lui non c’era”. Da quella frase è nata l'ispirazione per la mostra e che durante la visita fatta agli Uffici di Firenze per scegliere un dipinto da esporre a Pieve in occasione del centenario della erezione della casa natale dell'artista a monumento nazionale , mi ha spinto a privilegiare “La Madonna della Misericordia”, realizzato da Tiziano e dalla sua bottega. Nel quadro, infatti, insieme alla Madonna, Tiziano aveva raffigurato anche la sua famiglia. Perciò l'arrivo del dipinto a Pieve è stato come fosse ritornato l'artista con tutta la famiglia.” I Vecellio tornano dunque nella propria casa, che da dimora tipica di una famiglia locale distinta, giusto cento anni fa è diventata monumento nazionale, il primo nella provincia di Belluno a fregiarsi di questo titolo. L’immobile dal 1926 è di proprietà della Magnifica Comunità di Cadore e dal 2017 ospita mostre - dossier capaci di creare una stretta relazione tra storia, arte e riflessione territoriale. “L'opera di Tiziano” ha spiegato il presidente Bortolot, “è stata ottenuta in prestito dalla Galleria degli Uffizi di Firenze ed è al centro dell’esposizione nella quattrocentesca casa museo, insieme ad altre opere e testimonianze che hanno il sapore di un’istantanea domestica, sfruttando l’ipotesi che in alcuni dipinti vecelliani siano raffigurati i membri della famiglia, sotto mentite spoglie o individuabili per tradizione iconografica. “La Madonna della Misericordia”, è l'ultima opera commissionata da Guidubaldo Della Rovere a Tiziano nel 1573 e una delle ultime realizzate dal Maestro cadorino. Se ne hanno notizie in una lettera scritta dal duca al suo segretario a Venezia, Giovanni Francesco Agatone il 5 maggio 1573.
Il quadro, con le altre opere e testimonianze esposte, tratteggiano una sorta di “diapositiva di famiglia” dei Vecellio, riportando nella loro casa alcuni tra i più celebri componenti (Gregorio, padre di Tiziano, Francesco, fratello di Tiziano, Orazio e Lavinia, figli di Tiziano, Marco, nipote di Tiziano ecc.), riconoscibili ai piedi della Madonna. Con la presenza del dipinto originale e del contesto espositivo, la casa di Tiziano oggi rivive l’atmosfera della fine del XVI secolo e pare quasi di sentire riecheggiare voci antiche di un affettuoso, saldo vincolo famigliare. VITTORE DORO

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