venerdì 30 aprile 2021

A PROPOSITO DI COLLEGAMENTO VELOCE VENEZIA -CORTINA D'AMPEZZO


 

29 aprile ferrovia Venezia -Cortina d'Ampezzo

PIEVE DI CADORE

ALL'ASSESSORE AI TRASPORTI DELLA REGIONE VENETO

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO

AL SINDACO DI CORTINA 


Nel settembre del 2017, dopo l'incontro per la presentazione dei progetti sul prolungamento della Ferrovia Ponte nelle Alpi - Calalzo fino a Cortina D'Ampezzo avvenuto in Magnifica Comunità di Cadore, ero intervenuto sul  blog "Il Cadore è...."per spiegare l'impossibilità di realizzare un collegamento ferroviario Venezia -Cortina con il progetto proposto dai sindaci cadorini. Il giorno della presentazione del progetto della nuova Stazione Ferroviaria di Calalzo- Pieve di Cadore – Cortina avvenuto nell'attuale Stazione di Calalzo, illustrai al direttore di Venezia della rete RFI intervenuto alla cerimonia, la proposta sotto riportata che non è altro che l'evoluzione del progetto proposto dal Sindacato CISL nel 1979-80, all'assessore Regionale Fabris, quando si trattò di ammodernare il tratto ferroviario Ponte nelle Alpi -Calalzo, sul quale il traffico ferroviario era sospeso a causa della inadeguatezza della linea.

In questi anni dalla Regione Veneto, come previsto, in attesa del pronunciamento dei sindaci, non sono arrivate notizie positive, ma tutto è caduto nel silenzio. Lo scorso anno in  Cadore c'è stato un consistente rinnovo delle amministrazioni comunali (12 su 22) e alcuni dei sindaci del 2017-2018 non sono più in carica. Ai nuovi eletti  delle varie liste, l'Agenzia di Stampa Ladina Auros, che da tempo cerca l' unificazione dei Comuni Cadorini   e una nuova effettiva collaborazione con Cortina D'Ampezzo, com'è avvenuto con i Mondiali di Sci Alpino appena conclusi, ritiene opportuno proporre agli amministratori locali, una soluzione al problema del collegamento veloce Venezia -Cortina che potrebbe essere fatto proprio anche dalla Regione Veneto.

La proposta.

Prendendo per realistica la possibilità che la Regione voglia collegare Venezia con Cortina con un treno turistico  che in tempi ragionevoli colleghi Venezia- la Porta delle Dolomiti – a Cortina - centro olimpico- dove nel 2026 si terranno i Giochi l'Agenzia di Stampa Ladina Auros di Pieve di Cadore, propone una soluzione che potrebbe essere realizzata in tempi brevi.

Se l'obiettivo è quello di collegare le due località nel minor tempo possibile, oggi   il problema è la perdita di tempo imposta al treno per  percorrere due volte nello stesso viaggio,  il tragitto dalla stazione di Perarolo a quella di Calalzo e viceversa. Un allungamento del viaggio di almeno mezzora tra la partenza del treno dalla stazione di Perarolo, il suo arrivo a Calalzo e poi l'arrivo alla stazione delle autocorriere nel Piazzale Dolomiti di Tai, dove inizia la linea automobilistica della Valle del Boite. Quindi la linea ferroviaria per Cortina  dovrebbe avere come inizio della deviazione per Cortina, la stazione di Perarolo e non quella di Calalzo. Il sindaco di Cortina, Giampietro Ghedina, sia durante l'incontro con l'Assessore De Berti, che in tempi successivi, ha più volte affermato che a lui non interessa quale strada percorra il treno, ma la sua esigenza è solo quella della durata  del viaggio da Venezia a Cortina.

Se questo è il problema, esiste una sola soluzione: dalla stazione di Perarolo, per andare a Cortina, il treno non deve andare a Calalzo, ma con una linea nuova costruita costeggiando il Torrente Boite sul lato di Cibiana, raggiungere la stazione di Cortina, che dovrebbe essere costruita ex novo in una zona quasi centrale della città ampezzana e con la possibilità di collegarsi ( forse con un tunnel) con una linea verso Dobbiaco e Brunico per chiudere l'anello dolomitico tanto auspicato da Luca Zaia e dal BARD. E' una soluzione che era stata chiesta dai cittadini della Valle del Boite ancora prima che il treno arrivasse a Calalzo. E che ritorna di attualità proprio adesso che si parla dei Giochi Olimpici a Cortina nel 2026. Secondo un progetto del Ministero dei Lavori Pubblici , una derivazione della linea Longarone Calalzo, avrebbe dovuto raggiungere Dogana alle porte di Cortina che allora era ancora austriaca. Una idea ancora più valida oggi e realizzabile per le Olimpiadi.  Allora non se ne fece nulla e la popolazione della Valle del Boite fermò per molte ore  il primo convoglio diretto a Calalzo, mettendo delle traversine sui binari. La foto delle dimostrazioni che ci sono state alla curva di Sant'Andrea il 20 maggio 1914, con i sindaci in testa,  dimostra la grande richiesta di una linea ferroviaria  lungo il torrente Boite. La popolazione non ottenne nemmeno la  fermata a Sant'Andrea e dovette accettare di allungare i tempi di percorrenza arrivando a Calalzo per poi arrivare con i propri mezzi nei loro paesi. E' chiaro che la stazione di Calalzo , anche in presenza di una linea diretta per Cortina, dovrebbe rimanere efficiente per un eventuale prolungamento in Valle d'Ansiei e in Comelico, come previsto dal progetto firmato dall'ingegner Giuseppe Corte nel 1928. La prima trance di questo progetto prevedeva il prolungamento della ferrovia da Calalzo fino a Cimagogna, per una lunghezza di 12 chilometri.
VITTORE DORO

AGENZIA DI STAMPA LADINA AUROS 

e-mail stampacadore@gmail.com












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