LA FERROVIA VENEZIA CORTINA VIA CADORE
Il confronto pubblico sul collegamento ferroviario Venezia – Cortina -via Cadore, organizzato dalla Magnifica Comunità e svoltosi al Cos-Mo sabato 5 giugno 2021, ha finalmente fatto chiarezza sulle intenzioni dei sindaci cadorini sulla linea ferroviaria che dovrebbe collegare Venezia a Cortina attraverso il Cadore. Unico dilemma che alla Regione Veneto resta da sciogliere con il progetto definitivo, sarà la finalità che dovrebbe avere la linea: Linea Turistica veloce o Linea Commerciale? Non è un dilemma di poco conto: veloce, se dovesse essere turistico e adibito anche al trasporto dei pendolari; non condizionata dalla velocità se adibita al trasporto misto viaggiatori e merci. Poiché, da quanto emerso dalle dichiarazioni di Renzo Bortolot, presidente della Magnifica Comunità e organizzatore del confronto, il progetto di Ferrovia delle Dolomiti illustrato in quella occasione è quello sottoscritto dalla maggioranza dei comuni cadorini, ad eccezione di uno che non lo ha votato: il documento è stato infatti firmato da 21 sindaci su 22, quindi un documento unitario che merita di essere preso nella dovuta considerazione dalla Regione e dallo Stato”. Ciò vorrebbe dire che la Regione Veneto per non andare contro la volontà dei sindaci cadorini e non fare una scelta antieconomica, non prenderà nessuna decisione, mettendo in naftalina la linea ferroviaria delle Dolomiti. Per la Regione non decidere sarà però difficile perché i Giochi Olimpici di Cortina incombono e il treno è indispensabile per risolvere alcuni problemi per il movimento degli spettatori dagli aeroporti di Venezia e Treviso verso Cortina d'Ampezzo. Stando così le cose, l'unica soluzione potrebbe essere la divisione del problema: una tratta ferroviaria veloce che colleghi Venezia con Cortina realizzabile in tempi brevi, quindi in tempo per l'inaugurazione dei Giochi Olimpici, del 2026, lasciando la costruzione nel tempo- forse 10-12 anni- la Ferrovia delle Dolomiti, salvando così capra e cavoli. Probabilmente è per questo che l'assessore Elisa De Berti ha organizzato a Belluno per giovedì 17 giugno un incontro con i sindaci cadorini interessati alla linea ferroviaria delle Dolomiti. In realtà, ciò che conta per la Regione Veneto e per la stessa Cortina Olimpica è solo un collegamento veloce che porti la massa degli sportivi che intenderanno assistere ai Giochi, nel più breve tempo possibile, dagli aeroporti di Catullo di Verona, Canova di Treviso, Bergamo, e Marco Polo di Venezia ai campi di gara e agli alberghi dove saranno alloggiati, quindi in Valle del Boite. La costruzione di una linea ferroviaria veloce Venezia – Cortina è auspicata anche dalla città di Dobbiaco che vedrebbe come il fumo negli occhi la costruzione dell' ipotizzato collegamento Brunico -Cortina, perché teme che la piana di San Candido – Dobbiaco venga tagliata fuori e di conseguenza perdere numeri importanti di spettatori e atleti. Una preoccupazione espressa più volte nel corso di interviste rilasciate negli anni 2017.2018 , 2019 e 2020 dal già sindaco di Dobbiaco, Boccher, all'Agenzia di stampa Ladina per i quotidiani bellunesi, anche di recente. E' comunque da tenere presente che la battaglia dei sindaci cadorini perché il treno passi sotto casa, ha fatto perdere quasi del tutto il fascino e l'interesse per il treno che fino a una decina di anni fa legavano la quasi totalità dei cadorini e dei turisti che visitavano le Dolomiti: oggi l'automobile e il pullman sono preferiti al treno sia per i tempi di percorrenza, che per la lentezza dei convogli sulla tratta ferroviaria Venezia -Ponte nelle Alpi- Calalzo, dove attualmente il tempo di percorrenza è di 2 ore e 35 minuti. Un tempo che nella migliore delle ipotesi, dopo i lavori programmati per l'estate 2021, come ha spiegato l'ingegner Piccolin, si ridurrebbe a 2 ore: sempre troppo lento per le necessità del territorio e specialmente per gli studenti e i pendolari che per arrivare a Belluno alle 8 del mattino sono costretti a partire alle 5,50 per percorrere 50 -60 chilometri. Ecco, che allora, si rende necessaria una scelta differente: per la tratta Ponte nelle Alpi- Cortina Olimpica: una deviazione con un tratta completamente nuova che partendo dalla stazione di Perarolo percorra la Valle del Boite e raggiunga direttamente la Stazione di Cortina D'Ampezzo, eliminando i tempi necessari attualmente per arrivare a Calalzo e poi per ritornare in Valle del Boite: (Piazzale Olimpico di Tai ) un becco d'anatra per percorrere il quale sono necessari almeno 30- 40 minuti. Una soluzione, che grazie al Blog dell'Agenzia di Stampa Ladina Auros, già a conoscenza delle autorità che dovranno decidere sui trasporti ferroviari nelle Dolomiti da tempo. VITTORE DORO
